Violenza sulle donne, da “Adele e il lupo” un messaggio di speranza

Due “prime” oggi al Teatro Sociale di Sondrio del film di Nello Colombo: coinvolti più di 130 ragazzi delle superiori

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Una storia vera di studenti alla soglia della maturità della vita. Una storia dove sogni e inquietudini si intrecciano con mille altri sentimenti - in primis amore e amicizia, ma anche sopraffazione, solitudine, rabbia, disperazione - contrastanti e amplificati come solo e soltanto la giovane età sa fare. Una storia dove campeggia il macigno di una violenza subita. Ma c’è spazio per il riscatto. E un messaggio di speranza che tocca profondamente il cuore.

Tutto questo è “Adele e il lupo”, progetto cinematografico di Nello Colombo che dopo quattro anni e il coinvolgimento di più di 130 studenti delle superiori di Sondrio è realtà e - buio in sala (anzi, a teatro, il Teatro Sociale del capoluogo) - oggi vedrà ufficialmente la luce.

Il film, realizzato completamente a costo zero, sarà proiettato in prima visione alle 10 per le scuole e alle 21 per il pubblico (ad ingresso gratuito) per poi entrare nel circuito didattico del mondo sociale e scolastico. La “prima” avviene proprio nei giorni in cui Sondrio - confermandosi molto attenta all’argomento - sta mettendo in campo diverse iniziative dedicate alla sensibilizzazione al problema della violenza sulle donne, tra cui il concerto #StopViolenceAgainstWomen con il gruppo Italian Women Tribute che sarà ospitato, sempre al Teatro Sociale, domani, sabato 26.

Al film, supportato per riprese e montaggio dalla “Nereal” di Riccardo Frizziero, hanno partecipano come attori protagonisti anche alcuni docenti e dirigenti scolastici dei vari istituti sondriesi e l’ex dirigente scolastico provinciale Nicola Montrone. “Adele e il lupo” ha avuto il pieno coinvolgimento dell’Ufficio scolastico provinciale e della Consulta scolastica dei Giovani e vede l’emblematico patrocinio di ben 107 enti a partire dalla Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Regione Lombardia, la Prefettura, la Provincia, il Comune, l’Ufficio scolastico provinciale, il Tribunale, l’intera rete Antiviolenza di Sondrio.

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