Cultura e Spettacoli
Giovedì 17 Aprile 2014
Van De Sfroos a Eataly
e a Como c’è la coda
Il cantautore battezza il nuovo album a Milano
Code alla Feltrinelli a Como per sentirlo «Percorso difficile: sedici canzoni sincere»
É stata una giornata memorabile quella di ieri per Davide Van De Sfroos, impegnato tra Milano e Como nella presentazione del suo atteso album “Goga e Magoga”, da oggi disponibile in tutti i negozi di dischi e su tutte le piattaforme digitali online.
Già nella tarda mattinata, nella prestigiosa cornice della location milanese più alla moda del momento, lo spazio Eataly Smeraldo, voluto dal patron Oscar Farinetti e realizzato nei volumi che furono del glorioso Teatro Smeraldo, il cantautore di Mezzegra ha dato vita ad una breve ma intensa esibizione in acustico da un palco sospeso, una balconata, ultima testimonianza della passata vocazione del luogo.
Le immagini del video di “Goga e Magoga”, realizzato dal regista Dario Tognocchi, anch’egli presente, hanno poi introdotto una conferenza stampa durante la quale De Sfroos ha detto: «Il mio modo di fare musica ha bisogno dei suoi tempi di fermentazione-ha raccontato- non mi posso forzare a fare qualcosa in maniera diversa. Questo disco ha richiesto un percorso particolare e difficile, ma alla fine posso dire che sono uscite sedici canzoni più sincere che mai. Inizialmente avevamo pensato di fare due dischi, durante la lunga gestazione abbiamo optato per una unica uscita. Per scrivere questo lavoro mi sono addentrato in territori difficili, facendo una profonda introspezione, rischiando perfino di farmi male, ma ho messo tutto sul piatto e per uscirne ho chiesto aiuto ad un altro Davide: quello del passato. Il risultato di questo percorso è tutto in questo album».
Sonorità rock
Le sonorità di “Goga e Magoga” hanno radici che affondano nel background rock di un Bernasconi liceale. «Rispetto ai miei dischi precedenti, ha spiegato De Sfroos- è un disco più rock. Suona più duro ma paradossalmente contiene ancora più amore. C’è molta psichedelia anni ’70, ad esempio “Mad Max” è un tributo ai Jethro Tull, in altre parti ci sono echi di Pink Floyd. Abbiamo utilizzato strumenti come Mellotron, Tubular Bells, diversi organi Hammond. Un altra novità è che questa volta la mia voce è costantemente affiancata da quella di Leslie Abbadini». In serata Davide Van De Sfroos ha poi ricevuto il caloroso abbraccio del pubblico di casa, incontrando i fan alla Feltrinelli di via Cesare Cantù a Como. Libreria strapiena e code di gente in strada accorse per sentirlo e rimaste fuori. n
© RIPRODUZIONE RISERVATA