Cultura e Spettacoli / Lecco città
Venerdì 28 Febbraio 2014
Una sera con “Don Giovanni”
Molière al Teatro della Società
Spettacolo questa sera con la compagnia Gank e lo Stabile di Genova
Il regista Zavatteri: «Opera sublime e strana allo stesso tempo»
Teatro d’autore, rassegna del Comune di Lecco e del Teatro della Società, ritorna al classico classico, Molière. Questa sera alle 21 al Sociale va in scena “Don Giovanni”, prodotto dalla compagnia Gank e dallo Stabile di Genova, regia di Antonio Zavatteri, traduzione del testo di Cesare Garboli. Gli interpreti sono Alberto Giusta, Antonio Zavatteri, Massimo Brizi, Ilaria Falini, Mariella Speranza, Alex Sassatelli.
«“Don Giovanni” di Molière è un opera sublime e strana sotto molti punti di vista, è una commedia atipica rispetto alla vasta produzione del commediografo francese: ha una trama poco lineare, dei personaggi incredibilmente distanti fra loro, nei caratteri e nell’appartenenza sociale, e forse si potrebbe definire la più Shakespeariana fra le sue creazioni».
A Parigi nel 1665
Così il regista. Fu rappresentata per la prima volta al Palais Royal di Parigi il 15 febbraio 1665, e fu composta prendendo spunto da un’antica leggenda. Molière narra le imprese di un gentiluomo di Corte, perverso e libertino che, mentre con il servo Sganarello fugge per nave dai fratelli della abbandonata Donna Elvira, è gettato da una tempesta sulle coste italiane, dove seduce due contadine con la promessa di matrimonio. In seguito, Don Giovanni è protagonista di altre imprese, cui l’inseparabile Sganarello assiste sempre più allibito. In una foresta vuole costringere un povero a bestemmiare. Strada facendo salva la vita al fratello di Donna Elvira, la quale cerca invano di farlo ravvedere. Più tardi mette alla porta i creditori e tratta con scherno il padre che gli rimprovera la sua vita dissoluta. Infine, invita a cena la statua del Commendatore da lui ucciso in precedenza e, quando questa si presenta all’appuntamento, sull’impenitente Don Giovanni si abbatte un fulmine, la terra gli si apre sotto i piedi ed egli è inghiottito nell’inferno, mentre il servo Sganarello può solo lamentarsi del salario arretrato che nessuno gli pagherà.
Struttura bizzarra
«In passato abbiamo messo in scena “Anfitrione” di Molière, che con “Don Giovanni” condivide un rapporto molto particolare con gli dei. Mentre Anfitrione è vittima dell’arroganza di Giove e Mercurio, Don Giovanni si pone in completo conflitto con Dio e con la morale. Il nostro “Don Giovanni” - continua il regista Antonio Zavatteri - asseconderà una struttura bizzarra in cui commedia e tragedia si succedono senza preavvisi, con un succedersi di luoghi e spazi che nulla hanno a che fare con il naturalismo, una vicenda in cui statue prendono vita e si vendicano».
Costo dei biglietti: platea 25 / 19, palchi 22 / 17, 1^ Galleria 16 / 12, 2^ Galleria 11 / 9, ingresso palco 10. (La riduzione per under 25 e over 65).
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