Cultura e Spettacoli / Valchiavenna
Mercoledì 11 Dicembre 2013
Un travolgente Bosso
conquista Chiavenna
Con il suo “Spiritual Trio” è arrivato al teatro della Società Operaia: sala praticamente sold out - Dal trombettista omaggio al calore del pubblico
Fabrizio Bosso conquista Chiavenna. Travolgente la performance del popolare trombettista e del suo “Spiritual Trio”, arrivato al teatro della Società Operaia della città del Mera sabato sera.
Meno di un’ora e mezzo di esibizione molto rigorosa, con poche sorprese rispetto all’ultimo cd “Purple”, dedicato alla musica gospel. Chi temeva cedimenti al pop per venire incontro ai gusti di un pubblico variegato, praticamente sold out la sala di via Chiarelli, ha dovuto ricredersi. Bosso, accompagnato da Alberto Marsico all’organo Hammond e Alessandro Minetto alla batteria non ha deluso le aspettative degli amanti del jazz, pur riuscendo a raccogliere l’entusiastica partecipazione anche di chi ha poca frequentazione con il genere.
«Siamo arrivati qui da concerti tenuti in Germania e Svizzera – ha commentato il trombettista presentando la band a metà concerto – ma come pubblico non c’è proprio paragone». Eppure i momenti più leggeri non sono mancati, soprattutto nei lunghi spazi lasciati agli assolo dei tre musicisti. Divertiti e divertenti, come quando Marsico ha citato la sigla della popolare serie tv degli anni ’70 Sandokan. Il finale Bosso, spaventoso dal punto di vista tecnico, e i suoi l’hanno dedicato al pubblico e al periodo festivo, con una simpatica rivisitazione di “White Christmas”.
A fine esibizione decine di persone si sono fermate all’ingresso per acquistare i due dischi fino ad ora prodotti dal trio assemblato dal trombettista nel 2008. La serata per la Società Operaia, organizzatrice dell’evento in collaborazione con Ambria Jazz, si è risolta in un successo. Per niente scontato alla vigilia. A volte la qualità paga.
Fabrizio Bosso all’età di 15 era già diplomato al conservatorio G. Verdi di Torino. Ha suonato con George Russell, Mike Gibbs, Kenny Wheeler, Dave Liebman, Carla Bley, Steve Coleman, Charlie Haden. Nel 1999 è stato votato come “Miglior Nuovo Talento” del jazz italiano dal referendum della rivista Musica Jazz e, sempre in quell’anno, è uscito il suo primo disco “Fast Flight” in quintetto con Rosario Giuliani.
Ma è il 2007 l’anno dell’incoronazione, quello in cui esordisce per una casa discografica importante come la Blue Note con il disco “You’ve Changed”, realizzato con il suo quartetto stabile. Nel 2009, dopo un’apparizione in qualità di ospite speciale al Festival di Sanremo, cui aveva già partecipato la precedente edizione con Sergio Cammariere al fianco della giovane promessa Simona Molinari, ha partecipato al progetto “About a Silent Way” per celebrare i 40 anni dell’opera di Miles Davis. È tornato a Sanremo nel 2011 al fianco di Raphael Gualazzi, che ha stravince nella categoria giovani.
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