Cultura e Spettacoli / Morbegno e bassa valle
Sabato 23 Novembre 2013
Tenore, sì ma a modo suo
Spero canta per Casa do sol
Il bel canto sposa la solidarietà all’auditorium Sant’Antonio
A Morbegno “one man show” del cantante lirico di Berbenno
Il bel canto si sposa con la solidarietà questa sera all’auditorium Sant’Antonio di Morbegno dove alle 21 il sipario si alza su “Tenore...a modo mio”, concerto il cui ricavato va a sostegno della Casa do sol, associazione nata con lo scopo di far conoscere e sostenere il progetto avviato nel 1997 da Pina Rabbiosi, volontaria valtellinese, in un quartiere chiamato Cajazeiras dell’estrema periferia di Salvador de Bahia in Brasile.
Sul palco, ad esibirsi, una promessa valtellinese della lirica nazionale: «Credo che la musica e il canto possano essere uno strumento straordinario per richiamare alle cose belle della vita, soprattutto alla solidarietà umana – dice Spero Bongiolatti, originario di Regoledo di Berbenno, ora residente in Brianza - . Mi auguro che in tanti aderiscano a questo invito. Il mio desiderio è quello di condividere con un pubblico numeroso una serata che sarà indimenticabile».
Al suo fianco altri tre artisti per una serata «che avrà il sapore del varietà degli anni ’70 – anticipa l’artista senza voler però svelare il repertorio che regalerà alla platea -: canterò e mi racconterò, intrattenendo il pubblico».
Sul palco ci saranno il fisarmonicista Alex De Simoni (l’anima del Circo Abusivo), il soprano Elena D’Angelo - «la numero uno nell’operetta italiana» puntualizza Bongiolatti - e la pianista Claudia Mariano, «maestra e musicista conosciuta e apprezzata a livello mondiale».
Ed ecco che lo spettacolo di Bongiolatti, in tour da due anni, viene riproposto in una nuova e coinvolgente versione a Morbegno, un’occasione per conoscere ed apprezzare il tenore valtellinese che tra l’altro ha recentemente ottenuto significativi successi nel panorama lirico nazionale, che lo ha laureato una delle giovani promesse della lirica italiana.
Una passione, quella per il bel canto, che è nata all’incirca una decina di anni fa.
“Folgorante” fu «il 6 gennaio del 2003 l’incontro con Franco Corelli – famoso tenore italiano che scomparse poi nell’autunno di quello stesso anno -. Lui mi disse: “Hai una bella voce, ma se vuoi fare lirica devi abbandonare tutto e dedicartici a tempo pieno».
Così fece Bongiolatti che si mise testa bassa a studiare per arrivare al suo debutto nel panorama italiano nel 2006: da allora è stato un continuo crescendo. Noto anche a livello internazionale, recentemente protagonista nei panni di Ernesto nel Don Pasquale di Donizetti al teatro New Delhi Opera, in India, oggi propone il suo recital, uno spettacolo da «one man show» nel quale presenta alcune delle più belle arie del melodramma italiano, spaziando dalle romanze da salotto, alle canzoni latine e ai brani più conosciuti della tradizione napoletana.
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