Cultura e Spettacoli
Lunedì 15 Luglio 2013
Staffetta Jeffreys-Van De Sfroos
Cantù ospita “Il Tenco ascolta”
La manifestazione itinerante del Club approda in terra brianzola. Si esibiscono De Rubertis, Cranchi, Carlotti, Labanca e Emil
Sono Davide Van De Sfroos e Garland Jeffreys gli ospiti d’onore de “Il Tenco ascolta” stasera, alle 21, nei giardini Villa Calvi, in via Roma 8 a Cantù (in caso di maltempo al vicino teatro San Teodoro di via Corbetta 7).
La manifestazione è organizzata dal Club Tenco in collaborazione con il Comune di Cantù e l’associazione culturale Pomodori Music.
Spiega Andrea Parodi, promoter e cantautore a sua volta: «È un’iniziativa del Club Tenco di Sanremo, che si svolge da qualche anno, decentrata in varie località italiane, e che nasce dall’esigenza di assistere dal vivo alle performance live di alcuni dei tanti cantautori e gruppi giovani ed emergenti che ogni anno inviano al Club centinaia di cd, in gran parte demo o autoprodotti. Si tratta dunque di minirassegne di nuovi talenti, cui presenziano, oltre al pubblico, molti soci e dirigenti del Club Tenco, tra cui il direttore artistico Enrico De Angelis. Un’occasione per vedere artisti che potrebbero andare ad affiancare i tanti cantautori scoperti negli anni dal Club Tenco quand’erano ancora sconosciuti, come Paolo Conte, Roberto Benigni, Samuele Bersani, Sergio Cammariere, Daniele Silvestri, Vinicio Capossela, David Riondino, Francesco Baccini, La Crus, Gianna Nannini, Davide Van De Sfroos e molti altri».
La prima conferma ricevuta da Bernasconi, infatti, fu la targa Imaie per il miglior esordiente proprio al Tenco che lo ha poi premiato per il miglior album in dialetto ben due volte, per “…e semi partii” e “Pica!”.
Gli artisti selezionati dal Club per stasera sono Gianluca De Rubertis, Cranchi, Roberto Carlotti, Andrea Labanca e Emil, che gioca in casa. Se di lui sappiamo molto e di Van De Sfroos proprio tutto, è il caso di spendere due parole per Jeffreys, già protagonista, ieri, di due bei momenti al “Buscadero Day” di Pusiano.
Il suo nome potrebbe non dire nulla alle ultime generazioni, mentre invece saranno felici gli appassionati cresciuti a pane e rock americano negli anni Settanta.
“Punto di incontro tra Bob Marley e Lou Reed”, si dice sempre di Garland, forse semplificando estremamente, ma senza discostarsi troppo dalla realtà.
Di origini afroamericane e portoricane, è nato a Brooklyn e ha compiuto da poco settant’anni. Ha esordito nel 1970 e da allora ha pubblicato pochi, ma preziosi album tra cui spiccano lavori come “One - Eyed Jacks”, che comprende anche la sua versione di “No Woman, no Cry”, o “Don’t call me Buckwheat” degli anni Novanta.
Il suo cd più recente “The king of in between”, lo mostra sempre a livelli eccellenti.
E non poteva essere che Antonio Silva, da sempre la “voce e il volto” del Tenco a presentare anche l’evento di stasera che per lui ha un significato molto particolare: portare il Tenco nel cuore della città dove ha insegnato e diretto un liceo fino a poco tempo fa.
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