Cultura e Spettacoli
Martedì 12 Novembre 2019
Sociale, svelata l’opera
dei 200.com
Canteranno l’Aida
Il teatro sceglie ancora un’opera di Giuseppe Verdi per il progetto partecipato. E il coro che coinvolge i cittadini si allarga sempre di più: ormai tocca i trecento componenti
“C’è chi spera sempre in ‘Aida’, ma è improbabile, se proprio non impossibile, visto che è già presente nel cartellone della stagione notte del Teatro Sociale”. Così considerava questo giornale al termine della passata edizione del Festival Como Città della Musica, aperto, ormai tradizionalmente dall’opera del progetto per la città 200.com, ideato da Barbara Minghetti nel 2013 in occasione del bicentenario del teatro. Ebbene, eccoci smentiti: la produzione dell’estate prossima riguarda proprio “Aida”.
L’opera è stata annunciata ieri sera dal palcoscenico in occasione del primo incontro che sancisce ufficialmente l’inizio dei lavori per l’estate 2020. Accontentati i cantanti che irrobustiscono questo coro sempre più numeroso (tanto che “duecento” ormai è solo una cifra di riferimento). Perché, come noto, nel progetto 200.com sono i cittadini comuni che si mettono in gioco cantando.
Le opere precedenti
Da quei “Carmina Burana” di Orff sei anni fa, l’evento si è trasformato in una ricorrenza, ma anche in una vera e propria “scuola alternativa” del Sociale che ha portato alla messa in scena di “Cavalleria rusticana”, “Pagliacci”, “Elisir d’amore” “Nabucco”, “Otello” e “Traviata”.
Nel solco verdiano
Gli ultimi tre titoli confermano la grande attenzione per Verdi, autore sempre amatissimo dal pubblico, e questa “Aida” non fa che confermarlo. “Sì – ha commentato Barbara Minghetti – È nel cartellone della Stagione notte e verrà messa in scena anche l’estate prossima, ma non si tratta di un doppione. S tratta non solo di due produzioni, ma anche di due concezioni di messa in scena completamente diverse, una concepita per lo spazio chiuso del teatro, l’altra per quello molto più vasto e all’aperto dell’Arena. E poi, naturalmente, ci saranno i 200.com”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA