«Siete pronti a ballare con noi?»

«La decima edizione di un festival rappresenta un traguardo speciale. Soprattutto perché, come capita in ogni evento, significa riuscire a coniugare nel tempo le richieste del pubblico e le caratteristiche delle proposte artistiche, la nostra sensibilità. Dall’altra parte è giusto dire che il nostro territorio è molto aperto a ricevere e ad accogliere offerte di qualità, una prerogativa che sin dal primo momento fu essenziale per la nostra associazione».

Le parole sono di Ivana Zecca, maître à penser dell’associazione culturale Serate Musicali, sodalizio che da dieci anni organizza il Tango Festival in scena domani e domenica all’auditorium e al chiostro di Sant’Antonio con un concerto/spettacolo, milonghe (che è genere musicale e al tempo stesso - come in questo caso - lo spazio fisico dove danzare) e gli stage dedicati agli amanti della musica porteña.

Un festival che nel tempo è cresciuto sino a diventare un appuntamento fisso da tutto esaurito a ogni edizione. « Credo che la sua crescita vada di pari passo con lo sviluppo costante di AlpiSonanti (calendario musicale firmato dalle Serate Musicali lungo una stagione che contiene anche il Tango Festival) - ancora il direttore artistico Zecca -. A sua volta l’espansione di AlpiSonanti è dovuta alla fiducia che ogni anno i diversi enti e gli amministratori ripongono nella nostra attività. Siamo molto grati e orgogliosi di sapere che stiamo facendo le cose bene».

La risposta di istituzioni e pubblico è tangibile, lo dicono i numeri e la partecipazione appassionata alla manifestazione, che potrebbe sorprendere a latitudini così distanti, non solamente nella geografia dei luoghi. Invece per Serate Musicali il risultato positivo prodotto dalla magia del tango a Morbegno non è così inattesa, non fosse altro che il tango è fra i balli più celebri al mondo.

«In ogni città si troverà sempre troverà una milonga, uno spazio dove esprimersi attraverso il tango. Da Osaka a Istanbul, da Bombay a New York, da Mosca a Madrid. E oggi possiamo dire di avere nella Valle un festival dove si respira a tutti gli effetti aria porteña, aggiungendo alla lunghissima lista di città che ospitano il tango nel mondo pure Morbegno. Il tango è abbraccio, il tango è un dialogo senza parole tra persone desiderose di comunicare, il tango è aggregazione. Tutti elementi che concorrono a creare una comunità migliore, più sana e vigorosa». E a Morbegno questo succede. Quest’anno con un programma speciale, sebbene «ogni edizione e ogni tappa per noi sono speciali - tiene a rimarcare Zecca -, con l’obiettivo di creare un filo conduttore fra Morbegno e Buenos Aires, dove vado ogni anno, una città frenetica e, contemporaneamente, un sobborgo dei tempi passati. Le milongas sono rispuntate da poco più di vent’anni a questa parte, e noi ogni anno dopo lo spettacolo all’auditorium, alla fine di una lunga giornata di lezioni e stage, proponiamo nel magnifico chiostro di Sant’Antonio una milonga che si protrae fino a tarda serata».

Quest’anno ci saranno ospiti d’onore: Romina Godoy e Pablo García, una coppia di ballerini superba di grande classe ed eleganza. Insieme hanno fatto parte della leggendaria compagnia Tangox2 di Miguel Angel Zotto. Probabilmente lo spettacolo di tango che ha fatto il giro del pianeta più volte. Con loro si potrà ammirare una coppia interessante per raffinatezza e garbo, Loredana Sartori e Roberto Angelica. Nella parte musicale il BossoConcept Ensemble proporrà un caleidoscopio di tradizione e modernità in “… E Tango sia!”, «un viaggio dolceamaro e sanguigno nel cuore della cultura sudamericana dove si abbracciano sonorità, stili, suggestioni e atmosfere diversissime tra loro», recita il cartellone dell’evento. E per l’occasione sarà presentata l’ultima produzione di BossoConcept Ensemble, il doppio cofanetto prodotto da Limen Music dal titolo “Tangos at an Exhibition!” che sta riscuotendo molto successo negli ambienti della critica specializzata.