Si è chiuso a Villa Gomes il festival Lecco città dei Promessi Sposi. «Edizione molto partecipata»

Nel corso del mese di ottobre sono previste altre iniziative “Fuorifestival”

Il festival “Lecco città dei Promessi Sposi” si è concluso domenica sera a Villa Gomes. Nell’occasione, la villa ha ritrovato le sue origini scapigliate fatte di discussione colte, ma anche di musica, teatro e suggestioni gastronomiche.

Di questa tre giorni manzoniana è particolarmente soddisfatta l’assessore alla cultura, Simona Piazza: «E’ stata un’edizione positiva e molto partecipata. Il pubblico ha seguito la programmazione lontano dalla sede storica di Villa Manzoni e lo ha fatto imparando a conoscere luoghi legati ad altri grandi lecchesi come Antonio Ghislanzoni. Una volta di più, è stata posta in evidenza la centralità dell’interazione tra pubblico e privato e le sue potenzialità. Quest’anno la relazione non si è esaurita nelle pur preziose sponsorizzazioni, ma ha visto alcuni privati aprirci le loro case, come la famiglia Invernizzi, che ha messo a disposizione della comunità Villa Ghislanzoni».

Molto contento di come sia stato accolto il festival è anche Mauro Rossetto, direttore del Simul e coordinatore della rassegna manzoniana: «In questi tre giorni abbiamo fatto conoscere anche ai lecchesi un luogo eccezionale come Villa Ghislanzoni a Maggianico e Villa Gomes dove si è svolto l’ultimo appuntamento della rassegna. Abbiamo voluto soffermarci sullo spirito scapigliato che ha visto la villa al suo centro grazie a Ghislanzoni e Gomes. Oltre all’incontro con il professor Andrea Bienati, che ha rievocato la temperie letteraria milanese e post-unitaria, il pubblico ha potuto visitare la villa, che è un grande patrimonio per la nostra città. Percorrendo i suoi saloni, tutti gli intervenuti hanno potuto percepire l’importanza di un luogo che custodisce degli autentici “tesori”». Mauro Rossetto ha anche ricordato come tutti gli incontri siano stati molto partecipati: «Gli appuntamenti in calendario hanno raggiunto l’over booking, dove non c’erano addirittura liste di attesa nel caso di qualche defezione».

In sintesi, possiamo osservare che la caratteristica di questa edizione 2024 di “Lecco città dei Promessi Sposi” è consistita nel collegare l’eredità del Manzoni con gli anniversari di Antonio Ghislanzoni, Antonio Stoppani e Mario Cermenati. Dall’analisi dei rapporti di questi importanti esponenti della cultura, è emerso il legame profondo con il pensiero dell’autore dei Promessi sposi.

Nei prossimi giorni si potranno seguire gli appuntamenti del “Fuorifestival”. Dal 5 al 31 ottobre, alla Casa dell’Economia di Lecco, sarà visitabile l’installazione di Gerardo Monizza “La biblioteca di Don Ferrante: un mobile immaginario”. Martedì 8 ottobre, Palazzo delle Paure ospiterà, alle 9 e alle 11, due laboratori didattici per le scuole primarie (6-10 anni) a cura di Ina Cara e Fedora Olivadese dal titolo “Prospettive capovolte: storie non raccontate dei Promessi Sposi”. Infine, sabato 19 ottobre nella sala conferenze del Palazzo del Commercio, in piazza Garibaldi, avverrà la cerimonia di conferimento del premio Manzoni al romanzo storico.

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