«Seminare parole», a Tirano
protagonisti i libri e la letteratura

Due giorni per promuovere la bibliodiversità e per portare o, a seconda delle esigenze e necessità, riportare le persone al valore delle parole e del comprenderle a fondo, dell’entrarci in profondità con calma. Sono i due messaggi lanciati alla fiera dei libri e della letteratura “Seminare parole” che si è tenuta a Tirano, in piazza Unità d’Italia, per iniziativa della biblioteca comunale Arcari di Tirano in collaborazione con le librerie cittadine Il Mosaico e Tiralistori. Due giornate, con pioggia e sole ma al riparo sotto il padiglione della piazza, fra incontri con scrittori, illustratori ed editori, musica, letture ad alta voce, laboratori, attività per tutte le età e, ovviamente, la possibilità di girare fra le bancarelle degli editori indipendenti ospitati - Add, Beccogiallo, In transito, Keller, Lindau, Marcos y marcos, People, Unicopli con Oliphante, insieme alle librerie Il Mosaico e Tiralistori e la Federazione italiana cineforum – e curiosare fra titoli di libri, copertine, illustrazioni e trame.

«Questa fiera per Tirano è molto importante perché è il coronamento del titolo di “Città che legge” che abbiamo ricevuto ormai da diversi anni – afferma la direttrice della biblioteca Arcari, Vania Fasolo -. È un’occasione in cui vogliamo promuovere la bibliodiversità, la conoscenza di editori indipendenti di elevata qualità e portare a Tirano un piccolo evento, ma che, in realtà, è ricco di potenzialità».

Prima uscita pubblica all’inaugurazione della manifestazione del nuovo sindaco, Stefania Stoppani, per la quale “Seminare parole” è un «bellissimo evento culturale che ci ricorda che Tirano è città della lettura, un grande valore portato avanti dall’assessorato alla Cultura del mandato che mi ha preceduto – ha detto il sindaco -. Siamo alla terza edizione, sono felice e onorata di parteciparvi perché, insieme alle camminate in montagna, la lettura è una mia grande passione. Raccoglieremo con amore il testimone di questa fiera, portandola avanti e custodendola con cura». Stoppani, con eleganza, ha voluto passare la parola a quella che ha definito «la mamma» dell’evento, l’ex assessore alla Cultura, Sonia Bombardieri, che, nonostante non si aspettasse di intervenire, ha dimostrato con le sue parole tutta la sua convinzione sull’importanza di “Seminare parole” che è prima di tutto «un luogo culturale dove preservare il valore di entrare nelle cose attraverso le parole e la lettura che abbiamo sognato in questa piazza che aveva proprio bisogno di questo – ha detto -. Devo ringraziare la biblioteca per il lungo lavoro nel tessere relazioni e il lavoro di ascolto. Invito la nuova amministrazione a non misurare la cultura in base alla partecipazione alle iniziative, perché la cultura non è un rapporto costi-partecipazione. La cultura è un seminare; non a caso abbiamo scelto questo nome per la fiera. Rispetto ad altri ambiti e azioni, la cultura richiede pazienza e delicatezza, proprio come quando si semina e si fanno crescere le piante».

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