Proseguono le iniziative del Sondrio Festival

Oggi l’attenzione generale è puntata sul documentario “La Valanga Azzurra”: Il film di Giovanni Veronesi, presente in sala dalle 20.30, racconta le imprese della squadra formidabile con Gustav Thoeni, Piero Gros (anche lui a Sondrio con lo sceneggiatore Lorenzo Fabiano) e Paolo De Chiesa, guidata da Mario Cotelli, indimenticabile ct di un team da sogno che conquistò l’ attenzione dei media. Tra rivalità interne, contrasti caratteriali, sacrifici e soddisfazioni, una storia probabilmente irripetibile di sport e vita con le testimonianze dirette dei protagonisti, tra cui quella di Veronesi che rivela i suoi trascorsi di aspirante campione. Sarà interessante ascoltare la versione del fratello di Mario, Chicco Cotelli, ospite anch’egli della serata. Un evento speciale che il Comune di Sondrio, con il sostegno del Bim, ha voluto offrire al pubblico valtellinese, inserendo nella programmazione del festival la visione di questo esordio nel cinema del reale per un regista che ha firmato commedie di successo.

Nel pomeriggio, alle 16 e sempre al Sociale, altra conversazione interessante sul tema “Spiegare come cambia la montagna”. Il geologo e ricercatore Vincenzo Giovine, spesso ospite di programmi televisivi, ne parla con Erik Viotti, il “prof della montagna” che alle 15 accompagna in una passeggiata gratuita per imparare la fisica. Viotti insegna la disciplina alle superiori e dalla montagna ha tratto ispirazione per inventare nuovi modi di spiegarla. Unisce divulgazione scientifica e amore per la natura con lo scopo di stimolare curiosità, il motore principale dell’evoluzione umana.

Contemporaneamente, al Cinema Excelsior, si tengono le repliche dei documentari in concorso del giorno prima mentre dalle 15 vengono proiettati i film fuori concorso “Melloblocco” di Gianni Volonterio e “Alpino senza cappello” di Filippo Corbetta, ambientati in Valtellina. Alla conversazione con Viotti seguirà la promozione di altri tre documentari in concorso: “L’isola delle grandi madri”, “Monte Catilllo” e “Il lupo è tornato”.