Premio Troisi C’è Sabrina Paravicini tra i vincitori

C’è anche Sabrina Paravicini tra i vincitori del Premio Troisi di Benevento. L’attrice, regista e scrittrice morbegnese riceve domani sera al Teatro Calandra della città campana il riconoscimento riconosciuto dalla famiglia del popolare attore. Nel ventesimo anniversario della scomparsa dell’indimenticabile protagonista de “Il postino”, morto il 4 giugno 1994, sono premiati grandi nomi dello spettacolo, come Maurizio Nichetti, Leonardo Pieraccioni, Renato Scarpa Marisa Laurito, Massimiliano Bruno e altri ancora. La premiazione conclude la terza edizione del Festival Troisi, un’intensa quattro giorni di proiezioni, eventi e incontri in memoria del comico. La motivazione recita che “la commissione composta da autorità civili locali ed esponenti del mondo della cultura e del giornalismo assegna il premio Troisi a Sabrina Paravicini con menzione speciale per le peculiarità artistiche e umane”. «Sono molto felice per questo premio! – commenta emozionata la premiata - Non viene assegnato per singoli progetti o film, ma ogni anno gli organizzatori scelgono delle persone per le loro qualità artistiche e umane. Sono felicissima ed emozionata perché è un premio prestigioso e perché ho amato moltissimo la figura di Massimo Troisi. Un attore che resta un’icona del nostro cinema, sia come artista che come persona. La comunicazione del premio è stata una grande sorpresa per me. Sapevo da qualche mese che era stata avanzata la mia candidatura ma non ci pensavo. A riceverlo ci saranno con me Pieraccioni, Nichetti, Marisa Laurito e quindi sono in un gruppo di artisti fantastico». L’attrice e regista morbegnese, che è ancora nelle librerie con il recente romanzo “Supermarket Porno”, ha nei giorni scorsi ricevuto il XII Premio Roma Videoclip. In quell’occasione ha presentato il video “Giulia domani si sposa” di Artù, un brano scritto in collaborazione con Alessandro Mannarino. Il video diretto da Paravicini durante l’estate vede come protagonista Giulia Bevilacqua, attrice nota per “L’ora di punta”, “Tutta colpa di Freud”.