Cultura e Spettacoli / Merate e Casatese
Venerdì 05 Settembre 2014
Non solo moglie ma artista
Zelda Fitzgerald, vita e morte
“L’ultima luna d’estate”, spettacolo sulla compagna dello scrittore
L’amore e l’ombra della malattia mentale, un lavoro intimo e poetico
La compagna di una vita di Francis Scott Fitzgerald morì otto anni dopo lo scrittore. Era un’artista poliedrica cui il marito faceva un po’ d’ombra. Forse, per riprendere una formula abusata, la grande donna dietro il grande uomo.
“Zelda. Vita e morte di Zelda Fitzgerald”, produzione Piccola Compagnia della Magnolia, drammaturgia e regia di Giorgia Cerruti e Davide Giglio, interprete Giorgia Cerruti, è a Osnago questa sera alle 21 a Villa D’Agostino Ambrosini Spinella (in caso di pioggia alla Spazio Opera De Andrè). L’appuntamento è nell’ambito del Festival L’ultima luna d’estate, di Teatro Invito, in collaborazione con BIS! - Brianza in scena.
Romanzo autobiografico
Zelda Sayre Fitzgerald, autrice nel 1932 del meraviglioso romanzo autobiografico “Lasciami l’ultimo valzer”, morì all’età di quarantotto anni in circostanze oscure nell’incendio dell’ospedale psichiatrico in cui era ricoverata a causa della sua instabilità mentale dovuta ad una grave forma di schizofrenia. Per i suoi atteggiamenti anticonvenzionali e spregiudicati è stata spesso considerata una sorta di proto-femminista. Zelda e Fitzgerald, uniti da una straziante e struggente storia d’amore, sono stati un’icona della nuova Età del jazz in America.
Sull’ultimo giaciglio dell’artista, sola e convalescente in un oscuro ospedale psichiatrico della provincia americana, Zelda è in attesa della morte. E da sotto il lenzuolo vengono estratti come rigurgiti dell’anima i simboli di una vita: un pegno d’amore di Scott, carte, lettere, giornali, fotografie. Con questo lavoro Piccola Compagnia della Magnolia approfondisce ulteriormente la propria ricerca teatrale nella sintesi tra ricerca formale e densità emotiva, affidando alla figura irriducibile di Zelda la metafora di un’inesausta ricerca del sublime. Un lavoro intimo, poetico e vivo, avvolto da un nauseabondo odore di rose rosa.
Camminata notturna
Alle 23 a Rovagnate, alla Chiesa del Monte (in caso di pioggia all’Antica Chiesa di Perego) Teatro Invito e Gev Parco (guardie ecologiche volontarie) propongono una camminata notturna con ascolto dei suoni e delle parole della notte. Gli attori attenderanno il pubblico davanti alla Chiesa del Monte di Rovagnate per poi farli immergere nelle meraviglie della volta celeste. “Chi erano i Gemelli (Castore e Polluce)? Dove è diretta la freccia del Sagittario? Cosa se ne faceva Orione di una cintura? Cosa trasportava il Grande Carro?”.
Biglietto 13 euro, info e prenotazioni Associazione Teatro Invito - tel. 039 59.71.282 - [email protected].
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