1Una passata esibizione dell’Orchestra Fiati della Valtellina 2 Il pianista Michele Montemurro 3 Il direttore dell’OFV Maestro Lorenzo Della Fonte. Domani sera si potranno ascoltare al palazzetto comunale di Sondalo"
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Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Venerdì 07 Febbraio 2014
Musiche dell’età del jazz a Sondalo
Formazione “di casa” domani con Fiati di Valtellina diretti dal M° Della Fonte e il pianista Montemurro Prima parte interamente dedicata a Gershwin, seconda all’insegna di Stravinsky e Shostakovic
1Una passata esibizione dell’Orchestra Fiati della Valtellina 2 Il pianista Michele Montemurro 3 Il direttore dell’OFV Maestro Lorenzo Della Fonte. Domani sera si potranno ascoltare al palazzetto comunale di Sondalo"
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Un nuovo appuntamento con la Stagione Concertistica organizzata dagli Amici della Musica e dal Circolo Musicale di Sondrio è previsto per domani, sabato 8 febbraio, a Sondalo (Palazzetto Comunale, ore 20.45).
L’Orchestra di Fiati della Valtellina, diretta dal Maestro Lorenzo Della Fonte, e il pianista Michele Montemurro presenteranno al pubblico musiche accomunate dall’influenza che la musica jazz ha avuto sui compositori durante tutto il corso del Novecento.
La prima parte sarà interamente dedicata alla musica del compositore americano George Gershwin.
Si comincia con Porgy and Bess (1935) in cui si potranno facilmente riconoscere celebri melodie quali Summertime, Bess you is my woman e It ain’t necessarily so.
Nel secondo brano protagonista sarà invece il pianista Montemurro, accompagnato sempre dai Fiati, in Rhapsody in Blue.
La versione che si andrà ad ascoltare fu orchestrata dall’arrangiatore Ferde Grofé, precede quella più conosciuta per orchestra sinfonica (sempre arrangiata dallo stesso Grofé) ed è caratterizzata da sonorità più graffianti visto l’organico previsto: pianoforte solista accompagnato da un ensemble ibrido, un po’ banda e un po’ big-bang.
La seconda parte di serata si aprirà con Stravinsky che manifestò il suo interesse per il jazz appena terminato un altro suo grande capolavoro, l’Histoire du Soldat: si fece spedire dall’America un gran numero di musiche e con il suo Ragtime, originale per undici strumenti (archi, fiati, batteria e cembalo), fece un ritratto di questa musica dandole l’importanza di un brano da concerto.
Chiuderà la serata Shostakovic con la sua Jazz Suite n. 2 in cui sarà evidente come i ritmi tipicamente jazz abbiano influenzato anche il compositore russo.
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