Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Lunedì 12 Marzo 2018
«Milanesiana, Bormio in risalto»
Ospite del Rotary Club Contea, Elisabetta Sgarbi ha annunciato per il Festival l’arrivo di nomi noti dello spettacolo. Dopo i successi dello scorso anno, si sono consolidati i rapporti di collaborazione con la Magnifica Terra.
Bormio avrà un ruolo di assoluto rilievo nel programma della Milanesiana 2018. Ad assicurarlo è Elisabetta Sgarbi, madrina (insieme al fratello Vittorio) del Festival delle arti, che - ospite del Rotary Club Contea - ha trascorso la giornata di lunedì 26 febbraio nella Magnifica Terra, concedendosi qualche ora di relax ai Bagni e prendendo parte poi alla conviviale del club alla Baita Clementi.
Il direttore generale della casa editrice “La nave di Teseo” ha promesso ai partner bormini grande risalto nella prossima edizione, che sarà ufficialmente presentata il 3 maggio a Milano durante una conferenza stampa in cui sarà annunciato anche il tema conduttore sul quale saranno chiamate a dialogare le arti. Dopo il successo di pubblico e di critica dell’anno passato, che ha visto coinvolti il critico Vittorio Sgarbi e il premio Goncourt Tahar Ben Jelloun, i rapporti di collaborazione e di amicizia con il Club Contea si sono consolidati ed intensificati.
«Posso anticipare – s’è sbilanciata Sgarbi – che il programma bormino 2018 sarà ricco e articolato. Durante la prima serata un personaggio del mondo dello spettacolo molto noto si esprimerà sul tema attraverso l’umorismo; il suo intervento, che immagino di grande forza attrattiva, sarà seguito dal concerto di un cantante-scrittore molto, molto corteggiato, capace di riempire gli stadi e di scrivere romanzi di straordinario successo. Nella seconda giornata invece, si contamineranno teatro, arte e psicologia. Un nome dello spettacolo molto noto presenterà una sorta di pièce teatrale, a cui farà seguito l’introduzione di una mostra di un grande pittore contemporaneo che fu molto amato da Giovanni Testori sul tema del ritratto.
La presentazione sarà affidata ad uno psicologo che racconterà cos’è il volto nell’arte e come il viso possa essere inteso come una sorta di geografia dell’anima. Mi auguro che nel nome della letteratura, della musica, del teatro e dell’arte, la Milanesiana anche a Bormio assuma quella forma definita che ormai ha manifestato in questi anni là dove si è espressa».
Nato da un’idea “bizzarra” – quella di far dialogare le arti su un dato tema – il Festival della Milanesiana (quest’anno alla 19 edizione) è cresciuto al punto da coinvolgere anche la filosofia (nel 2017 si è svolto infatti in collaborazione con il Festival di Monaco di Charlotte Casiraghi) e la scienza (grazie al contributo di Piergiorgio Odifreddi) e da toccare sempre più città e regioni d’Italia.
«Partendo dall’idea che la vita è un viaggio, così come la scrittura e la conoscenza, abbiamo voluto - racconta Sgarbi – un festival itinerante nel nostro bel paese. In questo tour Bormio è centrale. La mia presenza qui, che è stata fortemente voluta da Paola Romerio, quale supporto al premio letterario che il Club Rotary organizza da un paio d’anni. Ho accolto l’invito con piacere perché il concorso è rivolto a esordienti che vengono rigorosamente letti (cosa altrove non così scontata) e scelti per una pubblicazione o segnalazione agli editori, suggerendo di coinvolgere nella giuria un editor che avesse formazione ed esperienza rispetto ad autori italiani. Posso dire con piacere d’aver notato che la seconda edizione del premio letterario, alla cui premiazione ho preso parte, è stata in segno di una crescita». L’editore, presente a Bormio con Mario Andreose ed Eugenio Lio, rispettivamente presidente ed editor in chief de La nave di Teseo, ha portato in dono al Rotary il suo film “La collezione del miracolo” girato nella casa -museo del fratello Vittorio.
L’omaggio le ha offerto l’occasione per presentare la singolare mostra dedicata alla collezione Cavallini-Sgarbi organizzata dalla sua Fondazione e in corso in queste settimane al Palazzo Estense di Ferrara, che racconta l’amore per l’arte (e per la curiosità in genere) della sua straordinaria famiglia. Sgarbi ha altresì parlato con molto orgoglio della sua casa editrice che, fondata insieme a Umberto Eco e altri autori ed editori nel 2015, «per sottrarsi – ricorda - alla concentrazione editoriale che forse avrebbe uniformato i vari marchi appartenenti a un gruppo molto grande», sta avendo un grandissimo successo per quanto riguarda i titoli che compongono il catalogo.
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