Cultura e Spettacoli
Martedì 22 Ottobre 2019
Merini, un mese di eventi per il decennale
Apre Brunate col premio a Carla Fracci
Da ieri fino al 18 novembre, convegni, mostre, spettacoli e itinerari letterari. Coinvolti Milano, Como e il “Balcone sulle Alpi”, dove ha avuto origine la storia della sua famiglia
«Sono nata il 21 marzo del ’31 alle cinque di un piovoso venerdì, in una casa che dava sulla via San Vincenzo a Milano. La casa era povera, ma sontuosi i miei genitori. […] Mio padre, un intellettuale molto raffinato figlio di un conte di Como e di una modesta contadina di Brunate, aveva tratti nobilissimi. Taciturno e modesto, [...] fu il mio primo maestro». Così scrive Alda Merini nella sua autobiografia “Reato di vita” (1994). Ieri, in una giornata non meno piovosa, Milano, Como e Brunate hanno presentato insieme le iniziative per il decennale della morte della poetessa, avvenuta il 1° novembre 2009.
Il calendario regionale
A Palazzo Marino, sede del municipio milanese, è spettato a Pietro Berra, presidente del Premio Merini, giunto all’ottava edizione (il bando scade il 30 novembre), presentare le iniziative lariane, promosse dallo stesso Premio, con la collaborazione dei Comuni di Como e Brunate e dell’associazione Sentiero dei Sogni. Al tavolo, coordinato del’assessore alla Cultura di Milano, Filippo Del Corno, sedevano anche Marina Bignotti, presidente dell’Associazione Alda Merini e Diana Battaggia, in rappresentanza di Casa delle Arti- Spazio Alda Merini, le due realtà che hanno curato la parte milanese del calendario, ricca di convegni, reading, spettacoli, mostre e di una fiaccolata poetica.
La poetessa e la ballerina
È stata Brunate a dare ufficialmente il “la” al programma del decennale, consegnando, in coda alla conferenza stampa, il premio speciale “Più bella della poesia è stata la mia vita” (ispirato a un verso meriniano) a Carla Fracci, «una fata che genera altri tempi», come la definì la Merini in una sua poesia, «quelli in cui ci piacerebbe che l’umanità potesse vivere per sempre», dice la motivazione del riconoscimento. A Carla Fracci, regina della danza, la Merini dedicò due poesie e una lettera e per Alda è tornata prima a danzare e ora a recitare nel “Poema della croce” che chiuderà gli eventi del decennale, il 18 novembre alle 20.30 nella Chiesa di San Marco a Milano.
Il premio le è stato consegnato dal sindaco di Brunate, Saverio Saffioti, affiancato dalla bibliotecaria Maura Selmo. L’oggetto da cui è costituito, un foulard realizzato in un unico esemplare dalla Stamperia di Lipomo, è fortemente simbolico: esempio dell’eccellenza comasca e lombarda nel campo della lavorazione della seta, la cui leggerezza è pari a quella che Carla Fracci ha sempre saputo raggiungere sul palcoscenico, riporta il manifesto realizzato 110 anni fa da Umberto Boccioni per una grande mostra che si tenne a Brunate, promossa dalla Società Patriottica Milanese.
Il filo di seta che lega Milano, Como e Brunate ha attraversato la Belle Époque, quando il “Balcone sulle Alpi” divenne il luogo prediletto per la villeggiatura dei milanesi facoltosi, e anche la vita di Alda Merini. Per attualizzare questo legame, il 3 novembre partirà da Milano il percorso “Sulla rotta di Alda Merini”, che inaugurerà il “Sentiero Merini,” come verrà rinominata una parte della mulattiera tra Como e Brunate, che fece conoscere i nonni della poetessa. Un’intitolazione che stabilisce un ponte (ideale) con quella del ponte (reale), che le sarà dedicato tre giorni dopo sul Naviglio. L’iniziativa, sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Como Carola Gentilini, ha un forte valore sia culturale che turistico.
IL PERCORSO
Il percorso del 3 novembre partirà alle 9.45 da ’“Ago, filo e nodo”, la scultura davanti alla stazione milanese delle Nord. «Prima di venire / portami un grosso ditale / perché devo ricucirmi il cuore» scrisse Alda Merini in una poesia ispirata proprio dalla «singolare struttura posta in piazzale Cadorna», come ebbe a spiegare lei stessa in un’intervista inclusa nel libro “Treni d’autore”. Nello stesso volume Alda racconta: «Mio padre lavorava in un’agenzia di assicurazioni nei pressi della stazione Cadorna. Da qui poi prendevamo il treno per raggiungere Brunate, dove viveva ancora mia nonna e dove mio padre era nato». Il 3 novembre, il percorso curato da Sentiero dei Sogni, con la collaborazione dei Comuni di Brunate e Como e della Pro Brunate, seguirà lo stesso tragitto, e dopo pranzo (lasagne meriniane preparate con la ricetta della sua biografa Luisella Veroli), si scenderà a Como a piedi per inaugurare il “Sentiero Merini”, scandito da cartelli poetici permanenti. Info e iscrizioni su http://sullarottadialdamerini.eventbrite.it.
© RIPRODUZIONE RISERVATA