Cultura e Spettacoli / Lecco città
Lunedì 27 Ottobre 2014
Luf, tra musica popolare
e impegno civile
Sabato sera l’anteprima live del nuovo cd “Terra e Pace”, che esce il prossimo 11 novembre
Canzoni della tradizione con un nuovo arrangiamento per ricordare l’inizio della Grande guerra
Il concerto schiva la pioggia ed è bellissimo, intenso e applauditissimo.
Un sabato sera pieno di ricordi (per ex alunni e professori di Villa Greppi) in cui “I Luf” diventano assoluti padroni, in un momento in cui è tempo di parlare di nuovi brani che affondano nella tradizione.
A un anno di distanza dalla pubblicazione di “Mat e famat” esce infatti, il prossimo 11 novembre, in vendita in tutti i negozi di dischi, “Terra e Pace”.
«Perchè fare un disco di questo tipo? Perchè siamo al centenario dall’inizio della Grande guerra, perchè certe canzoni non finiscono mai di piacere e perchè, detto fra noi, c’era bisogno di farlo: alcuni brani del passato, secondo me ingiustamente, sono considerati intoccabili, non modificabili musicalmente, con arrangiamenti nuovi».
Si può ballare
Parla un Dario Canossi che spopola ancora una volta con il suo gruppo sia dal vivo (sabato sera a Villa Greppi per il concerto del quarantennale di fondazione) che nelle sale d’incisione. “Terra e Pace” è il nuovo disco, tutto riarrangiato, nato nel solco di una tradizione della canzone popolare (di guerr,a in questo caso) che affonda le proprie radici nel passato. «Anche se poi come in questo concerto di Monticello -prosegue Canossi- la gente si scopre a ballare e cantare brani come “Sul capello”e poi viene da me e mi dice: “Non pensavo che questa si potesse ballare.” Siamo felici di questo disco, nato fra un piatto di polenta e un bicchierino di vino con al tavolo Tino Manzoni (dell’associazione “Soffia nel Vento” di Bergamo”, nda), e il nostro amico, l’artista Massimo Priviero. Parlando dell’imminente centenario della grande guerra abbiamo voluto rivistare in chiave folk-rock, i canti della tradizione alpina e non solo».
Dario Canossi è un fiume in pieno, pieno di entusiasmo e orgoglioso di un lavoro ben articolato: «In “Terra e Pace” ci sono sette canzoni famosissime: “Sul cappello” (che ha chiuso il concertodi Monticello.nda), “O Gorizia tu sei maledetta”, “La tradotta”, “Addio mia bella addio”, “Era una notte che pioveva”, “O Angiolina bela Angiolina”, “Ta Pum”, che appartengono alla tradizione militare, riarrangiate rispettandone testi e impronta musicale. Più una,“In cima al Tonale”, di cui avevamo solo una prima parte di testo e niente musica. Così ho scritto la seconda parte e gli ho dato una musica tutta sua».
Altri quattro brani
A questi brani se ne aggiungono altri quattro: “Fiore amore disertore” e “Barbos, barbel, barbù” dei Luf; “La strada del Davai” di Massimo Priviero e una sua personalissima interpretazione del “Il testamento del Capitano”.
Un disco, “Terra e pace”, che ha avuto una gestazione molto particolare... “Intanto -chiude il leader de “I Luf”- un grazie va al nostro Moreno Pirovano che ne ha curato la copertina e poi a Stefano Civetta, fonico di assoluto livello internazionale. Quindi una particolarità: non posso dirvi dove, ma questo disco, registrato al “Mixaglia Studio”, è stato poi masterizzato in uno degli studi di Londra più prestigiosi del mondo”.
L’album verrà presentato ufficialmente sabato 8 novembre 2014 al Creberg Teatro di Bergamo (in via Pizzo della Presolana) alle 21, a conclusione di una giornata dedicata al centenario della grande guerra. Costo del biglietto 10 euro (ricavato a scopo benefico).
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