Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Giovedì 07 Aprile 2016
London Brass, da Sondrio parte il “tour dei 30 anni”
Ospite degli Amici della Musica l’ensemble di ottoni più famoso al mondo. Per il pubblico del Teatro Sociale stasera un programma di sicuro impatto
Il gruppo London Brass è considerato “L’ensemble di ottoni più famoso al mondo” e quest’anno festeggia i trent’anni di attività dalla sua prima tournée in Italia (che li ha visti anche a Sondalo) con una serie di esibizioni in Italia.
Gli Amici della Musica sono riusciti a portare questi musicisti a Sondrio, città di partenza dell’intera tournée con il concerto che andrà in scena stasera al Teatro Sociale (ore 20.45). Appuntamento imperdibile per gli amanti del suono caldo e avvolgente che solo un gruppo di ottoni può regalare.
I musicisti di questo gruppo (Anne McAneney, John Barclays, Andy Crowley, Gareth Small alla tromba, Richard Edwards, Byron Fulcher, Lindsay Shilling, David Steawart al trombone, Richard Bissil al corno e Oren Marshall alla tuba) sono straordinari virtuosi, che assemblano esperienze musicali a partire dal classico, passando per il jazz e arrivando fino al pop, con un repertorio che spazia dalla musica veneziana di Giovanni Gabrieli a Freddie Mercury. Si sono esibiti nelle più importanti sale da concerto del mondo tra cui il Lincoln Center di New York, la Suntory Hall di Tokyo, la Royal Albert Hall (BBC Proms) di Londra, il Teatro alla Scala di Milano. Nel 2002 per il “Queen’s Jubilee” hanno suonato in diretta radiofonica mondiale dalla St. Paul Cathedral di Londra.
Oggi i London Brass proporranno un programma vario e accattivante: Airs and Dances di Dowland nell’arrangiamento di Harvey, la Sonata Pian e Forte di Gabrieli, Herz Und Mund Und Tat Und Leben, BWV 147 di Bach, la melodia popolare inglese Greensleeves, l’Inverno da “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi sempre nell’arrangiamento di Harvey. E, ancora la, Mini Overture di Lutoslawski, la Fanfare for St Edmundsbury di Britten, La Danza rituale del fuoco da “L’amore stregone” di De Falla, Peace of Brass di Crosse e, per chiudere, la Rapsodia ungherese n. 2 di Liszt.
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