Cultura e Spettacoli
Domenica 27 Ottobre 2013
L’esordiente in giacca e cravatta
ha dentro il fuoco del Chiara
Sandro Bonvissuto si è aggiudicato il Premio superando Mauro Corona e Marco Vichi: lui, laureato in filosofia e cameriere, ha convinto tutti
L’esordiente in giacca e cravatta ha battuto la letteratura muscolare degli scrittori dai bicipiti in bella vista, torniti e abbronzati quelli di Mauro Corona, un po’ sciapi quelli occhieggianti dalla maglietta nera mezza manica di Marco Vichi.
Sandro Bonvissuto, invece, elegantissimo e ton sur ton, ha portato a casa la vittoria al Premio Chiara con 63 voti, contro i 41 del giallista toscano e i 40 del “fuori serie” Corona, sorpresa ma non tanto, visto che la qualità dei suoi racconti è assai superiore a quella degli altri due finalisti e il libro “Dentro” (Einaudi) ha già avuto il plauso del pubblico e anche della critica togata.
Non solo, ma Bonvissuto, romanista “de fero” e volto da attore di film muti, si è aggiudicato pure il Premio speciale della Stampa, consegnatogli dal collega Franco Tettamanti.
Laureato in filosofia e nella vita cameriere in una trattoria romana, Bonvissuto si è messo a scrivere a quarantadue anni, ma il lavoro di ricerca in sé stesso e nella ricca umanità che quotidianamente lo circonda è incominciato molto tempo fa, tanto che Sandro appare uno scrittore fatto e finito, dalla prosa colta e dal linguaggio secco e a volte tagliente, sempre affettivo.
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