Lecco: Villa Eremo e il suo parco candidati come “Luoghi del cuore” Fai

Il “Gruppo amici di Germanedo”, in collaborazione con l’Arci e il suo circolo Promessi Sposi, è in prima fila nel sostenere l’iniziativa. C’è tempo fino al 15 aprile per indicare la storica dimora. Si può votare sul sito del Fai oppure direttamente al circolo Promessi Sposi

Mobilitazione a Germanedo per votare Villa Eremo e il suo parco quali “Luogo del cuore” del Fai, il fondo ambiente italiano. C’è tempo fino al 15 aprile del prossimo anno, e si può già votare al bar del circolo Promessi Sposi di viale Lombardia al civico 7, aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 20. Si può anche votare direttamente sul sito del Fai. Il “Gruppo amici di Germanedo”, in collaborazione con l’Arci e il suo circolo Promessi Sposi, è in prima fila nel sostenere l’iniziativa. La villa e il parco fino al primo Novecento furono dimora e villeggiatura dei Serponti marchesi di Mirasole, casato di Varenna e che dal XVI secolo si stabilì a Milano.

La villa è frutto di numerosi interventi di modifica, ampliamento e ristrutturazioni sommatisi negli ultimi tre secoli, e fu crocevia di importanti personalità legate al casato: Margherita Durini Serponti, Giuseppe Parini dedicò un componimento in occasione della monacazione di una Serponti, il pianista e compositore Gian Raimondo Serponti di Mirasole ultimo discendente diretto della famiglia che fu autore di numerose partiture musicali, partecipando alla Scapigliatura della vicina Maggianico. I successivi proprietari, la famiglia Dubini, nel 1949 cedettero la villa al Comune con la clausola che sulla sua vasta area agricola fosse realizzato in nuovo ospedale per la città così come poi è stato. In anni piuttosto recenti villa Eremo di proprietà comunale è diventata un bene di proprietà dell’Azienda ospedaliera.

Il “Gruppo amici di Germanedo” è molto legato al rione, e in passato ha donato al Comune il progetto per riqualificare il parco posizionando una fontana con zampilli e giochi d’acqua, che dovrebbe diventare un’attrattiva. La proposta prevede il riuso dello spazio centrale pavimentato a cemento del parco Eremo, utilizzato dagli anni Sessanta fino agli anni Novanta per feste popolari, balli e altre attività e abbandonato in tempi recenti, anche da quando la festa del rione è stata spostata in oratorio. Fontana che al momento non verrà realizzata ma in futuro potrebbe diventare il simbolo del parco e trasformandolo in un luogo di richiamo.

L’unico problema sono i costi, da quantificare, e non certo leggeri e perciò insostenibili dall’associazione, e pure dal Comune. Ora però è il tempo di votare il compendio di villa Eremo e il suo parco come “Luogo del cuore”, con la speranza di riuscire ad ottenere un alto sostegno così da sbaragliare i tanti luoghi che partecipano all’iniziativa Fai ed ottenere il riconoscimento.

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