Lecco, La “Grande bellezza”

stasera al Cinema Nuovo

“La grande bellezza” rappresenterà l’Italia alla prossima edizione degli Oscar.

Sorrentino torna quindi in America senza macchina da presa, dopo “This Must be the Place”, con un racconto visionario sulla città eterna, mostrata come appare allo sguardo disincantato di oggi. Non quella di 53 anni fa, “La dolce vita” di Federico Fellini, sulla perdita dell’innocenza fra confusione e peccato, e neppure quella di 33 anni fa, rappresentata da Scola (La terrazza) come un intreccio corrotto fra politica e cultura.

La Roma de “La grande bellezza”, questa sera al Nuovo per Spazio Cinema alle 21,15, è quella che si scopre alla fine di un viaggio inventato, ispirato al “Viaggio al termine della notte” di Céline. Compare in apertura una frase tratta dal romanzo: “Il viaggio che ci è dato è interamente immaginario. Ecco, la sua forza, va dalla vita alla morte. Uomini, bestie, città e cose, è tutto inventato...”.

In questo viaggio “inventato” eppure così vero, ci accompagna Jep Gambardella, re della mondanità capitolina, ridotto a fare il giornalista ma diventato famoso con “L’apparato umano”, il suo primo e unico romanzo, scritto a 20 anni, perché poi “Roma ti deconcentra”. Ogni tanto porta a letto una bella donna ricca, la notte si pigia con quelli che contano, per ballare sulle terrazze o negli attici ultimo design, o si affloscia sui divani “a parlare di vacuità, perché non vogliamo misurarci con la nostra meschinità”. Geniale Toni Servillo, al quarto film con Sorrentino.