Lecco: Giovanni Allevi incanta la Lake Arena

Il pianista ha chiuso la rassegna “Sound of Lecco” sulla piattaforma galleggiante di fronte al lungolago lecchese. Le oltre 700 persone presenti sono rimaste estasiate dall’esibizione e dall’umanità dell’artista marchigiano

Era l’evento più atteso dell’estate musicale lecchese, e non ha deluso le aspettative delle tantissime persone che hanno affollato i gradoni sul lungolago. Il concerto in “Piano solo” del musicista Giovanni Allevi è riuscito a scaldare il cuore del pubblico presente all’ultimo evento stagionale della Lake Aarena, rivelatasi idea vincente grazie alle preziose esibizioni di musicisti del calibro di Paolo Fresu e Alex Britti.

In una location fenomenale, le note del musicista marchigiano hanno deliziato le orecchie non solo dei paganti, ma anche di tutti i passanti e anche di quelli che hanno preferito ascoltare il concerto direttamente su una barca, lasciandosi cullare dalle dolci e calme acque del Lario.

Allevi è stato accolto proprio come una superstar da un pubblico che, ovunque sia andato - tra esibizioni televisive e concerti dal vivo - ha sempre dimostrato di amarlo, nonostante sia stato spesso oggetto di critiche e rimbrotti da parte del “gotha” della musica classica nazionale e internazionale. La critica che viene spesso fatta al “compositore filosofo” è quella di essere troppo “pop”. Il celebre violinista Uto Ughi diversi anni fa bollò la sua produzione in maniera inequivocabile, chiarificando che “non avesse alcun grado di parentela con la musica che chiamiamo classica, né con la vecchia né con la nuova”. E forse è proprio questo il motivo per cui Allevi piace al pubblico comune, il motivo per cui i biglietti del concerto lecchese sono andati letteralmente a ruba.

Il marchigiano non si limita alla mera esibizione al pianoforte, ma interagisce coi presenti. Si alza, parla, si apre. La sua laurea in filosofia lo spinge a rapportarsi con gli spettatori, renderli partecipi. Tutto questo è sicuramente poco classico, ma molto umano. Anche per questo sui gradoni del lungolago c’erano pochi amanti della musica classica “tradizionale”. La maggior parte del pubblico era composta da gente comune, persone che non hanno bisogno di soffermarsi sulla tecnica di base al pianoforte, o sulla difficoltà della produzione. Al pubblico bastava entrare in contatto con l’artista Giovanni Allevi, con la sua arte e la sua anima. Ed è esattamente quello che è successo.

Il tour di Allevi si intitola “Piano solo tour”. Ed è vero che sul palco era presente solo il musicista marchigiano, col suo strumento. Ma non possiamo dimenticare le oltre settecento persone che si sono connesse con lui, al termine di un’esibizione emozionante. Alla Lake Arena di “solo” non c’era nessuno, poco ma sicuro.

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