Cultura e Spettacoli / Lecco città
Lunedì 16 Gennaio 2017
Lecco, al Sociale Shakespeare
e il senso laico del peccato
Domani sera nuovo appuntamento con la rassegna Teatro d’Autore con il drammaturgo inglese
In cartellone “Misura per misura”, commedia nera in cui si alternano due livelli di scoperta della natura umana
«È più facile essere moralizzatori e proibire anziché comprendere la natura umana che nei suoi istinti più bassi si spinge sulla via del potere. E più si proibisce più cresce il bisogno di potere».
Così il regista Jurij Ferrini nei suoi appunti per la messinscena di “Misura per misura” di William Shakespeare, secondo spettacolo del drammaturgo elisabettiano, dopo “Come vi piace”, proposto dal Sociale nel 400esimo anniversario della sua morte.
Il bisogno di soggiogare
Lo spettacolo, una commedia che nasconde fra le sue pieghe il dramma, è in scena domani sera alle 21 al Sociale per la rassegna più tradizionale della Stagione di prosa del Comune e del Teatro della Società, quella di Teatro d’Autore.
Prodotta dal Teatro Stabile di Torino, ha come interpreti lo stesso Ferrini, Elena Aimone, Matteo Alì, Lorenzo Bartoli, Gennaro Di Colandrea, Sara Drago, Francesco Gargiulo, Raffaele Musella, Rebecca Rossetti, Michele Schiano di Cola, Marcello Spinetta, Angelo Tronca.
“Misura per misura” (1603) è una commedia nera nella quale si alternano in perfetto contrappunto due livelli: il primo è costituito dalla vicenda del Duca di Vienna che si allontana dalla sua carica in cerca di una verità che gli permetta di comprendere l’origine del peccato (o in senso più laico del “reato”) nella natura umana. Il Duca si traveste da frate e si nasconde nei bassifondi, lasciando al suo vicario, il severo Angelo, il compito di ripulire la città dalla corruzione e dal vizio, compito che esegue condannando a morte per fornicazione il giovane Claudio, colpevole d’aver messo incinta la sua futura sposa prima del matrimonio.
La sorella di Claudio, Isabella, una novizia che sta per prendere i voti, si reca da Angelo per implorare la grazia. Nel frattempo – e qui sta il secondo livello - il più saggio e maturo giudice Escalo si trova alle prese con il popolo dei bassifondi con tutta quella straordinaria umanità che vive alla giornata, nel degrado, si nutre dei più meschini sotterfugi e si arricchisce sfruttando tutto ciò che è proibito; Pompeo Chiappe, Mastro Schiuma, Madama Strafatta e il povero Gomito, una guardia assolutamente incapace di fermarli, costituiscono il piano grottesco e comico nel quale “giustizia non sarà mai fatta”.
«Ora, questi due livelli - scrive Ferrini - non solo si intrecciano perfettamente nella cadenza delle scene con una perfetta alternanza anche sul profilo linguistico (il comico è in prosa mentre il linguaggio alto è in versi), ma addirittura - nel procedere della storia – un livello suggestiona e modifica l’altro. Questo è il materiale testuale da cui partiamo per l’allestimento. Uno dei meravigliosi aforismi di Oscar Wilde recita: “Tutto al mondo ha a che fare con il sesso. Tranne il sesso. Il sesso ha a che fare con il potere”. Quanto mai vero. Il bisogno di soggiogare è connesso agli istinti più profondi dell’uomo».
Responsabilità condivisa
Un inatteso lieto fine offre quasi una via d’uscita, una strada che va oltre il perdono: solo una responsabilità condivisa, una visione allargata, lucida, pacata e fortemente ispirata, è la chiave di volta per uscire dal mare di cinismo nel quale affogano questi personaggi di Shakespeare, ma anche molta parte del mondo contemporaneo.
Biglietti: platea 27 / 20, palchi 23 / 18, 1^ Galleria 17 / 13, 2^ Galleria 12 / 10, ingresso palco 11. (La riduzione per under 25 e over 65). Info Comune di Lecco 0341 367289 - 271870 www.comune.lecco.it .
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