L’arte di Leonardo per superare le difficoltà

L’arte come mezzo di espressione per superare le difficoltà. Leonardo, 16 anni, una diagnosi di autismo e un grande talento per il disegno. Le sue opere sono state presentate alla libreria Aquilario di Mandello del Lario

Leonardo ha 16 anni, frequenta il liceo artistico Medardo Rosso, e da otto anni ha una diagnosi di spettro autistico, ma soprattutto ha una grande passione per l’arte, tanto da aver creato “Leo pictures” una mostra di sue opere presentate nella serata del 30 luglio alla libreria Aquilario di via Parodi a Mandello, paese dove è cresciuto prima che la famiglia si trasferisse a Lecco. Una serata destinata ad aprire le porte ad altre iniziative in via di programmazione, e tra queste ci sarebbe una futura esposizione a Milano.

«Mio figlio disegna anche con le dita, grazie all’App Scarabocchio che ha sul telefonino - racconta mamma Chiara Giambagli - poi stampa le immagini, ha anche una grande passione per il disegno a matita e penna, dove non cancella mai, ha una tecnica tutta sua. Ha realizzato anche una sua revisione de “I Promessi sposi”. Fin da piccolo Leo ha avuto una estrema sensibilità, per lui non è sempre facile capire le dinamiche di una società così portata al giudizio e alla classificazione, all’identificazione di una cosiddetta “normalità” che tende troppo facilmente a emarginare piuttosto che a integrare, nonostante le parole integrazione e inclusione siano ormai gli slogan di chi non ha capito fino in fondo che inclusione non vuol dire dar diritto di vivere all’interno del mondo cercando di rendere conformi chi non potrà mai esserlo».

Inclusione vuol dire «acquisire la capacità di apprezzare la diversità nelle mille splendide sfaccettature che essa presenta in persone non conformi alla massa, che fanno parte a pieno titolo di questo mondo», prosegue Chiara Giambagli, pure lei appassionata d’arte, docente di disegno e storia dell’arte all’istituto Badoni e presidente dell’associazione “Stoppani in musica”.

Una famiglia presente, attenta, che lo aiuta e sostiene passo dopo passo, ma che come tante altre deve fare i conti con il fatto «che quando un ragazzo autistico cresce diventa “figlio di nessuno” e a scuola non è facile riuscire ad avere il docente di sostegno - fa notare la mamma di Leo -, ho dovuto battermi e dovrò farlo ancora per assicurare un aiuto scolastico a mio figlio, e devo dire che al liceo artistico Medardo Rosso ho trovato una scuola disponibile e pronta ad aiutare, così come è stato a Mandello dove ha frequentato dall’asilo alle medie».

Per scoprire tutto il mondo di Leonardo, che oltre ai quadri e ai disegni, ha una passione per il cinema, e propone anche scenografie. E’ possibile seguire il suo profilo Instagram @leo_p1ctures

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