La verve di Teo e le veline grasse

rallegra il sabato de L’Impastata

Osnago

È in programma il concerto del gruppo Teo e le veline grasse, il che vuol dire non solo musica, e di buona qualità, ma festa, cabaret, risate. Fanno pop, rock, metal e liscio, e già questa combinazione la dice lunga: si saranno Teo Roncalli alla voce, Stefano Galli alla chitarra, Simone Beneducci al basso e Gregory Gritti alla batteria. Sono istrionici, bizzarri e fuori dagli schemi, sono ragazzi di paese ma si si atteggiano a rockstars e, una volta sul palco, indossano i loro coloratissimi abiti di scena con un vasto repertorio e gli arrangiamenti folli. Brani di musica italiana completamente stravolti da questi sperimentatori che distruggono un classico “lento” suonandolo come i Foo Fighters, riesumano un vecchio brano meteora e lo arraggiano come i Muse e assemblano riff internazionali su cose che sentivate canticchiare a vostra zia mentre cucinava le verze. Non mancano mai brani di loro produzione pescati dai dischi “Canzoni per code in tangenziale”, “Nudi e Crudi”, “La solitudine dei centri commerciali”.

Ma è anche l’occasione per una polemica fra musicisti, Teo Roncalli, in un commento a tutto tondo sul panorama musicale italiano, non ha tralasciato alcune stoccate ai tre tenori de Il Volo, alla ribalta delle cronache per l’episodio dell’hotel di Locarno imbrattato: «Cari organizzatori di concerti, manager dello spettacolo, titolari di alberghi svizzeri, italiani e del mondo, sappiate che Teo e le veline grasse non saranno famosi come quei tre ma sicuramente non defecheranno mai sui muri delle vostre camere».n