Cultura e Spettacoli / Circondario
Sabato 10 Ottobre 2015
“La Traviata” va in scena al Jolly
Verdi nella versione di Salvo Sgrò
Olginate, cantanti d’opera in scena accompagnati dal coro Mafalda Favero di Calolziocorte
Questa sera alle 21, al cinema teatro Jolly di Olginate, andrà in scena, con tanto di costumi d’epoca, la Traviata, celeberrima opera in tre atti di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave.
Lo spettacolo, organizzato dal “Gruppo Jolly” e dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Olginate, avrà come protagonisti il soprano Antonella Bertaggia nei panni di Violetta Valéry (la traviata), il mezzosoprano Elena Bertocchi in quelli di Flora Bervoix (amica di Violetta), il soprano Adriana Patanè (Annina, serva di Violetta), il tenore Giuseppe Riveras (Alfredo Germont, innamorato di Violetta), il baritono Giorgio Valerio (Giorgio Germont, padre di Alfredo), il tenore Giovanni Di Stefano (Gastone, visconte di Létorières), il basso-baritono Giovanni Guerini (il barone Douphol; il dottor Grenvil), il basso Marco Sportelli (il marchese d’Obigny), il tenore Giuseppe Lanza (servo di Violetta), il basso Piergiorgio Grassi (un domestico di Flora), il basso Ubaldo Rottigni (un commissario).
Una trama intricata
La parte orchestrale sarà sostenuta dall’ensemble musicale “Gocce d’opera”; il coro è il Mafalda Favero di Calolziocorte diretto da Salvo Sgrò, sul podio, lo stesso Sgrò.
Tra le più gettonate e accattivanti opere di Verdi, la Traviata racconta le tragiche vicende del grande amore “scoppiato” tra Alfredo, giovane di onorata famiglia, e Violetta, cortigiana di dubbi costumi. E sarà la morte, come vuole la tradizione melodrammatica, a troncare definitivamente un amore già contrastato, sin dal suo nascere, dai pregiudizi sociali (qui incarnati dal padre di Alfredo) che consideravano disdicevole il rapporto tra un giovane onorato e una donna dal passato libertino.
Giorgio Germont metterà in atto dei veri e propri ricatti nei confronti di Violetta (che per amore di Alfredo aveva rinunciato alla sua vita parigina da “traviata” per trasferirsi con lui in campagna) costringendola ad abbandonare l’ignaro Alfredo. Il giovane, convinto di essere stato ingannato da Violetta e dai suoi falsi sentimenti, la raggiunge a Parigi e, sprezzante e trattandola da sgualdrina, le getta pubblicamente in faccia del denaro. Solo più tardi verrà a sapere, dal suo stesso padre (che nel frattempo si era pentito di aver distrutto un sentimento d’amore sincero), la verità, cioè che Violetta l’aveva abbandonato perché ricattata. Ma sarà troppo tardi per tutti. Quando Alfredo andrà a chiedere perdono a Violetta, questa, malata di tisi, è ormai in fin di vita.
Assistente alla Scala
Il direttore lecchese Salvo Sgrò si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Verdi di Milano e ha seguito vari corsi di specializzazione in pianoforte, direzione di coro e direzione d’orchestra. Ha tenuto concerti come solista, in formazioni da camera, ma, soprattutto come accompagnatore di cantanti lirici in Italia e all’estero. Ha al suo attivo innumerevoli allestimenti d’opera e ha svolto intensa attività come maestro-collaboratore, pianista di sala, maestro suggeritore, direttore del complesso musicale di palcoscenico presso importanti teatri quali: il “Donizetti” di Bergamo, il “Grande” di Brescia, il “Ponchielli” di Cremona, il “Municipale” di Piacenza, il “Regio” di Parma, la “Fenice” di Venezia, il “Maggio Musicale Fiorentino” di Firenze, il teatro dell’Opera di Roma. Attualmente ricopre l’incarico di maestro collaboratore e assistente del direttore del coro presso il “Teatro Alla Scala” di Milano.
Ingresso: 20 euro poltrona, 25 euro “poltronissima”. Parte del ricavato sarà devoluta all’associazione “Una goccia per Olginate” che raccoglie fondi per aiutare persone in difficoltà.
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