In scena Agatha Christie C’è “Trappola per topi”

Al Sociale Venerdì l’adattamento di Edoardo Erba diretto da Gallione «Giallo senza tempo con una trama incalzante piena di sorprese e ironia»

Giorgio Gallione firma la regia del prossimo spettacolo di Sondrio Teatro in programma venerdì 2 febbraio al Teatro Sociale del capoluogo con inizio alle 20,45.

La prima

Il titolo “Trappola per topi” di Agatha Christie con traduzione e adattamento di Edoardo Erba ci rimanda alla mente il 25 novembre 1952 quando, all’Ambassadors Theatre di Londra, andava in scena per la prima volta “Trappola per topi” di Agatha Christie.

Da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questa commedia “gialla” senza tempo e di straordinaria efficacia scenica. «Ed ora tocca a noi – svela Gallione -. Non è consueto per me, spesso regista drammaturgo in proprio, misurarmi con un classico della letteratura teatrale. Certo da interpretare, ma da servire e rispettare. Ma non ho avuto dubbi ad accettare. Perché “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità».

D’altronde, dice il poeta, il dovere di tramandare non deve censurare il piacere di interpretare. Altra considerazione che il regista esprime in prossimità di portare il suo lavoro anche a Sondrio.

«Nonostante l’ambientazione d’epoca e tipicamente british, il racconto e la trama possono essere vissuti come contemporanei, senza obbligatoriamente appoggiarsi sul già visto, un po’ calligrafico o di maniera, fatto spesso di boiserie, kilt, pipe e tè – prosegue -. Stereotipi della Gran Bretagna non lontani dalla semplicistica visione dell’Italia pizza e mandolino. Credo che i personaggi di Trappola (fra questi Ettori Bassi) nascano ovviamente nella loro epoca, ma siano vivi e rappresentabili oggi, perché i conflitti, le ferite esistenziali, i segreti che ognuno di loro esplicita o nasconde sono quelli dell’uomo contemporaneo, dell’io diviso, della pazzia inconsapevole. E credo riusciremo a dimostrarlo grazie alla potenza senza tempo di Agatha Christie, ma anche e soprattutto con il talento e l’adesione di una compagnia di artisti che gioca seriamente con un’opera “chiusa” e precisa come una filigrana, che però lascia spazio all’invenzione e alla sorpresa, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza».

I biglietti

I biglietti singoli hanno un costo che varia da 30 a 35 euro per la platea, da 10 a 27 euro in galleria e possono essere acquistati on line su www.visitasondrio.it oppure ai musei cittadini: Mvsa (Museo valtellinese di storia e arte) da martedì a domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30; Cast a castello Masegra da giovedì a domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 14 alle 17,30.

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