Cultura e Spettacoli / Lecco città
Giovedì 07 Maggio 2015
Il talento di Tim Mitchell
scalda il palco della Ferriera
Questa sera alle 21.30 il concerto del polistrumentista statunitense
A fare da apripista i giovanissimi Papayas, già vincitori al Bloom
Un doppio concerto che trasforma il giovedì notte dell’Arci La Ferriera di Lecco in un appuntamento memorabile: sul palco un artista americano famoso in tutto il mondo, Tim Mitchell, e una giovanissima formazione lecchese di buone promesse, i Papayas (via Don Invernizzi, 20; dalle 21.30; ingresso 5 euro senza tessera Arci). Il blues che sfiora le corde del rock è l’indiscusso protagonista della serata di oggi.
Una storia che parte dall’Oklahoma, profondi Stati Uniti, dove Mitchell nasce nel 1955 nel clima caldo di una famiglia dedita alla musica, tanto che a soli tre anni il musicista inizia a imbracciare la chitarra, scoprendo presto quale sarà la sua vocazione. Enfant prodige, Tim Mitchell ha appena varcato la soglia dell’adolescenza quando intraprende i primi viaggi nei locali del suo territorio in compagnia della band. Mitchell negli anni Sessanta si trasferisce a Philadelphia, negli ’80 è bassista degli Stylistics, nei ’90 raggiunge l’apogeo della notorietà in compagnia dei Drifters suonando chitarra, basso, batteria, tastiere. Gli anni Zero, invece, sono contraddistinti dal trasferimento in Spagna e l’inizio di una nuova era, in cui è anche prima voce, con la sua band, toccando le corde di tutta la musica “nera” dal blues al gospel, dal soul al r’n’b. Cantante, polistrumentista, produttore, il Mitchell che fa tappa a Lecco per un evento unico ha vergato il suo nome su tavolette diventate pietre miliari di blues, funk e soul.
Come? Recitando da protagonista in gruppi del calibro di The Drifters, o condividendo il palco con nomi quali James Brown e Harold Melvin. The Drifters, dicevamo: non una band qualunque, ma la band di un tale Ben E. King, che nelle vesti di autore e interprete di “Stan By Me” gettò scompiglio, fece ballare e appassionare quando nel 1961 venne pubblicata per la prima volta nel nuovo arrangiamento, fa ballare e appassionare ancora oggi chiunque ami la musica a ogni latitudine del globo (senza contare il numero di musicisti, dagli U2 agli Imagine Dragons, che vi rendono omaggio nei loro concerti). Elementi che intrecciati rappresentano il tessuto pregiato sul quale, giovedì sera, sono invitati gli appassionati del Lecchese.
A riscaldare l’atmosfera prima dell’epifania di Mitchell sono chiamati i Papayas, il quartetto formato da Federico “Freddie” Capialbi alla voce, Giulia Peretto alla chitarra elettrica, Gabriela Tupputi al basso elettrico, e Isabella Milani alla batteria. Una giovane band che ama il blues e non disdegna il rock, che al suo quinto concerto di sempre (lo scorso febbraio) è stata in grado di sbaragliare la concorrenza di gruppi ben più rodati, vincendo il terzo contest “Young Bloom in Blues” nello storico club, davanti a una giuria di qualità presieduta da Fabio Treves, il “Puma di Lambrate”, precursore del blues in Italia.
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