Il suono dark anni Ottanta

nel week end del Bloom

Al Bloom di Mezzago (via Curiel 39; info: bloomnet.org) un trittico multicolore per il weekend: oggi il suono dark degli anni Ottanta; domani in prima serata il sound “grasso” del blues; dalla mezzanotte il ritmo caraibico del reggae.

Un’occasione da cogliere al volo quella di oggi. Come afferrare un pezzo della musica underground italiana in una sola notte? Come scoprire, o rivivere, la scena dark wave-new wave anni ’80-post punk con un solo concerto? La risposta c’è, ed è univoca. È il live in programma al Bloom. Sul palco i Vidi Aquam, storica band milanese, sulla scena dal 1994. Con tre dischi e quattro Ep all’attivo, centinaia di date tra il Belpaese e l’Europa, l’energia di vent’anni or sono e la maturità tale per sapersi presentare ancora nelle proprie vesti. Poco mainstream. Tanto alternative. I Vidi Aquam al Bloom ripercorrono la loro carriera con un concerto speciale. Si parte dai primissimi pezzi e si arriva a “Fog Vision”, ultima fatica di studio. Nikita (voce), Daniele Viola (chitarra e voce), Fabio Degiorgi (basso) con lo special guest Rita Tekeyan (voce) hanno firmato un pezzo di storia, venerdì la rileggono insieme al proprio pubblico. Contorno assicurato da video proiezioni attinte dai live di una carriera ventennale (dalle 22; ingresso libero).

Sabato il Bloom in collaborazione con l’associazione “Italian Blues River” di Brivio ospitano i Tea Spoon Quartet, formazione veronese che intreccia la passione per il blues in senso stretto ai tanti generi di matrice prettamente statunitense, dal country al ragtime pianistico sgorgato in Louisiana (apertura 21, live 22; 5 euro). Quartetto che imbraccia diversi strumenti, dalle corde alle armoniche, a piccole percussioni artigianali agli inconsueti cucchiai di legno. Musica e danza. In apertura Tiziano “Red Rooster” Galli in power trio.

A seguire (dalle 00.30; ingresso libero) il dj-set dei Ganjacookies Sound. Trio monzese che festeggia i 16 anni di attività, sempre sotto la scorta di reggae e dancehall, proprio al Bloom, laddove la loro avventura era iniziata.