Cultura e Spettacoli / Merate e Casatese
Venerdì 16 Ottobre 2015
Il rap e il jazz animano il venerdì notte
Gli Assalti Frontali e il trio Calembour
Musica live, questa sera il Circolo Libero Pensiero festeggia i cinque anni di animazione, sul palco la storica band romana. All’Arci di Osnago la formazione jazzistica milanese
Rap e jazz animano i concerti del venerdì notte dei locali lecchesi. Ecco qualche consiglio.
Oggi al Circolo Libero Pensiero di Lecco (via Calloni 14; ore 21.30; ingresso 7 euro) il Collettivo “Venerdì sera sono (al) Libero” organizza una grande festa per brindare ai cinque anni di attività nel circolo del rione Rancio. Come? Chiamando sul palco i romani Assalti Frontali, storica band di riferimento nel panorama rap, che ha fatto della militanza politica il proprio credo: una band coinvolta anche per festeggiare i 70 anni dalla Liberazione e i 72 dalla battaglia del Pizzo d’Erna, primo scontro tra partigiani e tedeschi (ottobre 1943). In apertura il rap “local” di Noccioman, Ndp Crew, e Blan 1.
Nati negli anni Novanta
Gli Assalti Frontali nascono all’inizio degli anni Novanta nella capitale durante le trasmissioni dedicate all’hip-hop di Radio Onda Rossa, condotte dal dj Militant A (dal 1991 cantante della stessa formazione; alle ore 18 presenta a Lecco il libro “Soli contro tutto. Romanzo non autorizzato” edito da Eir). Sono tra i primi gruppi rap italiani ad aver adottato la lingua madre, iniziando così a radicarsi con il territorio: tra i pezzi più noti “Cattivi maestri”, “Rotta indipendente”, “Avere vent’anni”.
Tutt’altro genere questa sera all’Arci La Lo.Co. di Osnago (via Trieste, alla stazione ferroviaria; dalle 21.30; ingresso con tessera associativa), dove è atteso il concerto del Calembour Trio, formazione jazzistica milanese composta da Davide Garbato (sax tenore), Giancarlo Oggionni (contrabbasso) e Giacomo Russo (batteria).
Un ricco spettacolo: Calembour propone un repertorio d’inediti che affondano le radici nel genere jazz: materiali corposi che porteranno – questo l’auspicio della band – presto a un primo disco d’esordio. «Da circa un anno lavoriamo insieme e stiamo proponendo concerti soprattutto a Milano, dalla Casa delle artiste “Alda Merini” (la storica dimora della poetessa, sul Naviglio Grande, che è diventata un punto d’incontro per gli appassionati di poesia e arte in generale, ndr) alla Cascina Martesana e vari circoli Arci: suoniamo in tutti quegli spazi che danno voce anche a un genere diciamo poco di moda – spiega il batterista Giacomo Russo, presentando il concerto alla Lo.Co. -. La logica musicale del trio è quella del jazz, mentre il linguaggio usato è contaminato da tutte le nostre esperienze musicali nei più svariati ambiti».
Prima l'improvvisazione
Il trio Calembour ha scelto di muoversi nel terreno dell’improvvisazione, pur provenendo i musicisti che lo compongono da esperienze di altro genere.
«Le nostre esperienze individuali sono passate attraverso rock, jazz e improvvisazione radicale – continua Russo -. Ma tutti noi veniamo da una formazione jazz». Cosa aspettarsi? Diversi brani originali dei Calembour intervallati a grandi classici estratti dalle colonne sonore del cinema, a pezzi della tradizione Klezmer, fino alla cultura jazzistica americana degli anni Settanta.
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