Cultura e Spettacoli
Lunedì 13 Maggio 2013
Il libro/ Geni di mamma
di Valeria Palumbo
Le biografie (reali) dei grandi personaggi sono spesso inscindibili da quelle delle loro mamme. Eppure la nostra è una civiltà fondata nel e sul nome del padre.
Le biografie (reali) dei grandi personaggi sono spesso inscindibili da quelle delle loro mamme. Eppure la nostra è una civiltà fondata nel e sul nome del padre. Con tutti i danni che ne conseguono per le donne (e per i figli). La storiografia e la critica letteraria e artistica di qualsiasi protagonista del passato (maschio, in genere) si affrettano a ricordare il nome dei padri, come se il pupillo fosse stato generato dal vento.
Invece, benché confinate a piè di pagina, nella realtà le madri hanno pesato. Fin troppo. E non soltanto perché sono state presenti (a differenza, quasi sempre, dei padri), affidabili e costanti (non sempre). Ma perché, molto più spesso di quel che si potrebbe pensare, sono state figure straordinarie. Per se stesse, prima di tutto.
Per questo, in Geni di mamma (Odradek), la giornalista e storica Valeria Palumbo passa in rassegna 17 biografie di grandi uomini, da Arthur Schopenhauer a Luis Borges, da Amedeo Modigliani a Sigmund Freud, per raccontare quale rapporto ebbero con le loro madri, come ne furono influenzati, come ne trassero ispirazione, forza e talento (e nevrosi). Ma soprattutto quali figure di tutto rilievo ci sono state negate dal racconto ancora a senso unico della storia.
Geni di mamma
di Valeria Palumbo
Odradek, 18,00 euro
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