Cultura e Spettacoli / Lecco città
Martedì 05 Aprile 2016
Il grande ritorno de “I Luf” in scena
Tappa a Mandello con il nuovo tour
Il 15 aprile: una data da non perdere, quella fissata al cine-teatro “Fabrizio De André”, il gruppo folk presenterà al pubblico alcuni dei brani che comporranno l’ultimo cd
Che bello quando “i lupi” ritornano. Con nuove sonorità, un nuovo tour e soprattutto nuovi testi, legati a doppia mandata a quell’attualità dolente che pervade i nostri giorni.
Sono “I Luf” e il loro leader Dario Canossi che stanno segnando un’epoca del cantuatorato folk lombardo. A loro, alle loro musiche ed al loro trascinante concerto sarà destinato l’ormai prestigioso palco mandellese del “Fabrizio De Andrè” nella serata del prossimo 15 aprile (con inizio alle 21. Biglietto unico: 10 euro).
«Siamo tutti migranti»
Sarà l’occasione per tutti i fan non solo di rivedere il gruppo al completo, dopo i concerti in modalità acustica, ma soprattutto di prendere contatto con i brani di un nuovo disco che promette davvero bene.
«Non so cosa ne uscirà -spiega Dario Canossi, ormai lecchese d’adozione-. So solo che io e gli altri lupi ce la stiamo mettendo tutta per regalare a tutti i nostri ammiratori dei brani di qualità, che passano piacere per quanto orecchiabili, ma soprattutto far pensare, per quanto uniti ad un tema di attualità come quello del viaggio. Un certo tipo di viaggio: quello dei migranti, visto che secondo me siamo tutti migranti. Lo sono io, lo è stato mio padre e suo padre prima di lui. Ecco, il nuovo disco parlerà di questo. Anche. E chi verrà a sentirci nel concerto di Mandello potrà ascoltare, se non tutti, almeno cinque o sei brani».
Un disco che per il cantautore camuno trapiantato a Lecco rappresenta un ulteriore passo verso la piena maturità artistica: «Con il passare degli anni -prosegue- mi accorgo che scrivere, comporre e arrangiare i brani diventa un esercizio sempre più complesso, visto che noi stessi “lupi”, ed io per primo, diventiamo sempre più esigenti rispetto al nostro lavoro. Non ci va di presentare al pubblico lavori che non siano esattamente ciò che vogliamo e come lo vogliamo. Così per questo disco che è nato fra le mie montagne, in terra camuna. Per scriverne i testi ho preso quindici giorni di aspettativa dal lavoro (è insegnante di musica, nda) e mi sono chiuso in una baita a Lozio, il mio paese d’origine, a contatto solo con uno zio anziano e pochi amici. A parlare il mio dialetto delle valli».
Una new entry
Il tour estivo che vede protagonisti i “I Luf” s’intitola “Verso un altrove” ed è quindi un vero e proprio preludio all’uscita del nuovo disco. Un lavoro che ne promette almeno un paio.«Potrebbero esserci davvero delle sorprese -conclude Canossi-, di cui non posso anticipare nulla perchè nulla è ancora definito». Una è comunque legata agli arrangiamenti delle canzoni e l’altra legata alla presentazione al anche dell’ultimo nuovo arrivo nei Lupi, il bravissimo bassista lecchese Alessandro Rigamonti. Oltre a quest’ultimo e a Canossi “I Luf” continuano a contare su Sergio “Jeio” Pontoriero (banjo, mandolino, dobro, ukulele e voce), Cesare Comito (chitarra e voce), Pier Zuin (cornamusa, flauti), Sammy “Chupa” Radaelli (batteria), Alessandro Parilli (al basso e contrabbasso) Lorenzo Marra (fisarmonica e voce) ed Alberto Freddi (violino e voce).
Fiorenzo Radogna
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