Grosio, il Lavegin d’Or 2024 assegnato a Jim Pini

Riconoscimento all’ambasciatore della cucina valtellinese, per anni anche cuoco della Nazionale di sci

Da domenica a mezzogiorno il Lavegin d’Or 2024 è nelle mani di Jim Pini. La premiazione è avvenuta nel gazebo di Villa Visconti di Grosio, davanti a un centinaio di invitati. Luca Palestra, attuale presidente dell’associazione dei valtellinesi a Milano, sodalizio che assegna il prestigioso riconoscimento ai valtellinesi che si distinguono nel mondo, ha lasciato che a consegnare il prestigioso riconoscimento fosse Franco Visentin, 92 anni splendidamente portati, per tanti anni presidente dell’associazione.

«Per Jim andrebbe istituito il riconoscimento di difensore della Valtellina nel mondo - ha detto Visentin -. Io lo conosco da tantissimi anni e ha fatto veramente tanto per diffondere il nome, non solo della gastronomia valtellinese, ma dell’intera Valtellina nel mondo». Gli ha fatto eco Palestra: «Non abbiamo avuto il minimo dubbio ad assegnare il riconoscimento di quest’anno a Jim Pini, è il doveroso tributo ad una carriera superlativa».

Per il premiato è stato il giorno dei tributi. «Jim è un orgoglio per il paese di Grosio, per tutto quello che ha fatto per far conoscere il nome del nostro paese - ha detto il sindaco Gian Antonio Pin -. Lui col suo staff composto dai compianti Pierino Cecini “Spela” e Stefano Pini “Gegi” ha portato nel mondo il nome del paese al seguito della Nazionale di sci. Jim ha saputo instaurare un rapporto personale con tutti e infatti non si dice vado al ristorante Sassella ma vado da Jim. Ho un profondo affetto e stima come fosse mio padre».

Amministrazione comunale rappresentata anche dall’assessore Noemi Capetti e Marcello Caspani, dal capogruppo di minoranza Domenica Besseghini con molti rappresentanti del suo gruppo. Erano presenti gli amici di una vita come gli imprenditore Maurizio Gandolfi, Guido Visini, il giornalista Renato Farina, ed altri ancora. Non potevano mancare le associazioni del paese: l’Us Grosio del quale Jim è presidente onorario e il gruppo folk La Tradizion.

Ma anche chi non ha potuto esserci di persona ha voluto farlo col pensiero come Alberto Tomba, il campionissimo amico di Jim: «Tu Jim hai vinto più medaglie di me. A Casa Italia non solo abbiamo sempre trovato qualcosa da magiare a qualsiasi orario, ma anche un clima familiare davvero importante in momenti tesi come le gare».

Un concetto ribadito via lettera anche dal presidente della Fisi, Flavio Roda: «Un punto di riferimento per l’intero mondo dello sci Jim Pini, i nostri successi spesso sono nati proprio a Casa Italia». Ovviamente grande emozione per il fesgteggiato: «Ringrazio veramente tutti per la presenza – ha detto Jim -. Come il laureato all’ateneo abbraccia tutti il giorno della proclamazione, io faccio lo stesso. Un successo che dedico alla mia famiglia, a mia moglie Anna, alle mie figlie Marcella e Ombretta, ai nipotini, al mio staff di lavoro come la mia storica dipendente Alba per 33 anni sempre al Sassella. Mi piace ricordare anche amici che oggi non ci sono più come Mario Cotelli. Per me sono stati determinanti gli anni di apprendistato e formazione in Svizzera e il militare negli Alpini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA