Cultura e Spettacoli / Lecco città
Venerdì 31 Marzo 2017
Futuro fatto di cose, di bestie e di umani
Paolini e un Blade Runner all’italiana
Lecco, appuntamento domani sera al Sociale con “Numero Primo - Studio per un nuovo album”
Raccontare storie ambientate nel futuro prossimo è un esercizio confinato nella fantascienza.
Logica inappellabile, ragionamento lineare. Sono le premesse allo spettacolo in scena domani sera alle 21 al Sociale, “Numero Primo - Studio per un nuovo album”, di e con Marco Paolini, scritto con Gianfranco Bettin, produzione Jolefilm, ultimo appuntamento con la rassegna del Comune Teatro d’Attore.
Rimescolare le carte
Dicono gli autori: «Nella stazione spaziale del film “2001 Odissea nello spazio” ci sono cabine telefoniche a disposizione dei viaggiatori, sono modernissime, confortevoli e permettono di fare videochiamate, ma sono fisse. Nessuno dei protagonisti del film usa un telefono portatile o un palmare. In “20.000 leghe sotto i mari” Jules Verne immagina l’uso di energie, materiali e tecnologie che assomigliano moltissimo a quelli che sono stati effettivamente poi usati per i moderni sottomarini. Ma le previsioni più stupefacenti e azzeccate sul futuro sembrano quelle contenute nelle “Mille e una notte”: l’invenzione del password “apriti sesamo” e del touch-screen della lampada di Aladino. Possiamo quindi aspettare con fiducia l’avvento del tappeto volante in tempi ragionevoli».
Dopo il teatro civile, del quale Marco Paolini è uno dei primi e massimi interpreti, dopo i ricordi nostalgici di una innocenza perduta nella provincia veneta, una storia che racconta di un futuro probabile fatto di cose, di bestie e di umani rimescolati insieme come si fa con le carte prima di giocare.
Siamo sempre lì, tra Mestre e Belluno, ma “un domani”, negli anni Venti del Duemila, a rivoluzione tecnologica avvenuta, dentro la storia di un bambino e suo padre, meno comica di altri lavori, più surreale.
Trovare le risposte
Ettore, fotografo di guerra freelance, riceve da una donna siriana, conosciuta solo per voce via web, la preghiera di prendersi cura del figlio perché lei sta morendo. Il piccolo Nicola (come il protagonista dei “primi Album”) si fa chiamare Numero Primo e per i suoi cinque anni è un po’ strano ma considerevolmente intelligente: risolve calcoli matematici, ha pensieri filosofici, è strano. Come novelli Pinocchio e Geppetto, Ettore e Primo si avventurano in una sorta di Blade Runner all’italiana.
Raccontare storie ambientate nel futuro prossimo è un esercizio confinato in un genere: la fantascienza. «Esiste una tradizione di fantascienza in letteratura e nel cinema ma a teatro non è molto diffusa», scrive Paolini.
L’attore e Gianfranco Bettin, coautori di questo lavoro, sono partiti da alcune domande: qual è il rapporto di ciascuno di noi con l’evoluzione delle tecnologie? Quanto tempo della nostra vita esse occupano? Quanto ci interessa sapere di loro? Quali domande ci poniamo e quali invece no a proposito del ritmo di adeguamento che ci impongono per stare al loro passo? Quanto sottile è il confine tra intelligenza biologica e intelligenza artificiale? Se c’è una direzione c’è anche una destinazione di tutto questo movimento?
Biglietti dalle 20,30 al botteghino del Teatro, platea 27 / 20, palchi 23 / 18, 1^ Galleria 17 / 13, 2^ Galleria 12 / 10, ingresso palco 11. (La riduzione per under 25 e over 65). Info Comune di Lecco 0341 367289 - 271870 www.comune.lecco.it.
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