Cultura e Spettacoli
Martedì 01 Ottobre 2019
De Giovanni: la mia luna dai romanzi al palco
Lo scrittore domani metterà in scena in esclusiva per il Teatro Sociale un reading sonoro creato mixando brani a tema tratti dalle sue serie noir
L’algida e argentea luce lunare sta per accendere, con la sua luce fredda, il palcoscenico del Teatro Sociale di Como. Domani, infatti, alle 20.30, la sala inaugura la programmazione di prosa. L’avvio sarà originalissimo e il pubblico potrà gustare un vero unicum, proposto solo per Como. Si tratta del reading “Maurizio De Giovanni e la luna”, un assolo che verrà messo in scena soltanto al Sociale, per una replica. Protagonista sul palco sarà, appunto, il noto scrittore napoletano Maurizio De Giovanni, molto amato dai lettori per serie noir come quella dedicata al Commissario Ricciardi o ai Bastardi di Pizzofalcone. I biglietti costano 20 euro + prevendita. Info: 031/270170 e www.teatrosocialecomo.it.
De Giovanni, ci racconta questa sua prova in scena?
Lo spettacolo è pensato, su misura per la stagione del Sociale e non verrà replicato altrove. Si tratta di un testo che ho scritto scegliendo, nei miei romanzi, episodi accomunati dalla presenza della luna. Sono molto orgoglioso del risultato che nasce dalla fusione tra la mia parola narrata e la presenza in scena di musicisti straordinari. Si tratta di Marco Zurzolo, al sax e di Carlo Fimiani, alla chitarra, senza dimenticare la meravigliosa voce di Marianita Carfora.
Da Napoli, un bel regalo a Como. Perché?
Sono molto contento di proporre il reading a Como, città che amo molto e che trovo di una bellezza antitetica e complementare rispetto a quella di Napoli. Idealmente, Como è l’altro estremo rispetto alla mia città. Sono ugualmente affascinanti.
Le immaginiamo entrambe immerse nella luce lunare, che lei predilige per creare le atmosfere dei suoi romanzi…
Chi, come me, scrive dei noir, non può che scegliere toni disperati. Io credo, però che, pur nella disperazione, il sentimento e l’emozione debbano essere le cifre interpretative del racconto. Da questo punto di vista, il tema lunare si adatta perfettamente a certe situazioni, ricorrenti in questo genere letterario.
Possiamo definire la luna come un “occhio” sul mondo e in particolare sugli ultimi?
Esattamente. La luna guarda il mondo dalla distanza giusta per vederlo interamente. Aggiungerei però che è anche uno specchio che permette a chi, nella notte alta, è sveglio, di guardare dentro se stesso, di riflettere, di vivere la propria introspezione.
In quale parte del suo repertorio ha trovato i maggiori riferimenti per lo spettacolo?
Troverete riferimenti lunari ispirati alle storie del Commissario Ricciardi ma anche a I bastardi di Pizzofalcone (la cui prossima storia sarà in libreria da novembre ndr). Vorrei che questi passi letterari, con la musica, raccontassero di come la luna può innescare gli eventi.
Quali sonorità ascolteremo?
Si va dai riferimenti jazz a canzoni della tradizione napoletana reinterpretata. Musica introspettiva, adatta alle ombre della notte.
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