
Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Domenica 12 Marzo 2017
Coro Cai Femminile, la voglia di riprovarci
Presentato al Salone dei Balli il libro (più cd) curato da Donatella Stella e da Enrico Pelucchi. Momento emozionante con un fuori programma musicale e il desiderio di riannodare i fili di una bella storia.
Quattordici anni di coro Cai femminile (che però ha smesso di cantare nel 2011) sono stati rivissuti venerdì sera presso il settecentesco Salone dei Balli del Credito Valtellinese. L’occasione è stata data dalla presentazione del libro (più cd) curato da Donatella Stella e da Enrico Pelucchi, rispettivamente segretario e presidente del coro, “Armonie in rosa, il Coro Cai Femminile”. Per non “tradire” lo spirito della presentazione, subito nel Salone sono risuonate “Petalo di rosa” e una ninna nanna facenti parte del repertorio delle “ragazze” e qualcuna di loro, presente in Sala, si è cullata al ritmo di quelle che erano state anche sue “fatiche”.
Dopodiché il presidente Enrico Pelucchi ha illustrato l’opera, ripercorrendo i 14 anni di canti corali scanditi da articoli, foto, ricordi, scritti di coriste. «Questo libro siete voi – ha spiegato Pelucchi – occasione per ritrovarci tutti insieme e con un commosso pensiero verso chi non è più con noi». Anno dopo anno sono scorsi i petali di questa rosa, con una presentazione del libro abbastanza fuori dagli schemi perché spesso le protagoniste hanno commentato, rivissuto, concordato, ripercorso. Anche il “vecchio” direttore Paolo Zoia era al tavolo con i co-autori e alla fine ha diretto ancora una volta le coriste in “Petalo di rosa” e la sempre “devastante” “Signore delle cime” (Bepi De Marzi).
«Il 20 dicembre 1997 – hanno scritto i due co-autori – la grande emozione del debutto in un Auditorium Torelli gremito all’inverosimile, nell’attesa curiosa degli spettatori, con mille occhi nell’oscurità...». Invece assolutamente non prevista questa di venerdì, ma sorta spontanea, con tutte le coriste in piedi a cantare sotto la direzione di Paolo Zoia e che forse potrebbe essere un “semino” dal quale far rispuntare la pianta?
«Un’emozione, una marea di ricordi che sono tornati alla mente – ha detto Paolo Zoia – tanti bei concerti e magari fosse un presupposto per rimettere assieme il coro! Speriamo». Una corista “storica”, Morena: «Ho rivisto una nostra foto del 1997 e mi ha emozionato rivederci come eravamo vent’anni fa – sorride – veramente una bambina; con qualcuna delle mie amiche storiche erano anni che non ci vedevamo».
Le emozioni hanno “permeato” la serata, ma qual è stato il momento più intenso? Abbiamo chiesto ancora al presidente Pelucchi. «Beh, per me è stato quello di reincontrare tutte le coriste, vederle di nuovo insieme come nelle serate in cui si provavano i canti. Veramente un’emozione forte, specie il finale coi due brani che non erano previsti e sono stato molto felice che Paolo Zoia e le coriste abbiamo voluto darci questo momento così intenso, significativo, recupero della memoria».
Con una lacrimuccia tra il felice e il malinconico, Donatella Stella ci ha raccontato: «Stasera ci siamo riviste tutte; sono super emozionata. Ma non solo da stasera, per la verità, ma fin dal momento in cui abbiamo iniziato a confezionare il libro accompagnato dal cd: tutte le sere... una lacrimuccia. Questa sera ho visto un coro che, io spero, ritorni presto a cantare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA