Cultura e Spettacoli / Tirano e Alta valle
Domenica 12 Agosto 2018
Canto tra le mani: perché l’arte è di tutti
Sul web sta spopolando il video del concerto in un singolare pomeriggio al Bormio Golf. Tra i protagonisti i trenta bambini e ragazzi del coro “Mani Bianche” della biblioteca della località turistica.
Sul web sta spopolando il video del concerto “canto tra le mani”, un emozionante successo all’insegna del diritto di tutti all’arte. Le voci di Nicolò Pagliettini e Iacopo Cioni, le musiche di Fabrizio Pagliettini, trenta bambini e ragazzi del coro “Mani Bianche” della biblioteca di Bormio guidati da Titta Arpe sono stati i protagonisti del singolare pomeriggio al Bormio Golf, iniziativa fortemente sostenuta anche dal direttore della struttura Luca Caspani.
Il coro “Mani Bianche” della biblioteca di Bormio ha preso forma grazie a un’esperienza laboratoriale guidata da Titta Arpe, direttrice del coro “Mani Bianche” di Chiavari. I bimbi e i ragazzi, nel corso di quattro incontri, hanno appreso i rudimenti della lingua dei segni, raggiungendo l’obiettivo di accompagnare i cantanti Pagliettini e Cioni nella loro esecuzione.
Il vero successo dell’iniziativa è stato però il percorso umano intrapreso dai partecipanti al laboratorio, che ha consentito loro di entrare in contatto con la diversità, con le fragilità e i punti di forza che caratterizzano ciascuno; in occasione degli incontri preparatori in biblioteca hanno infatti avuto modo di conoscere Pagliettini, presidente dell’associazione ciechi e ipovedenti della sezione di Chiavari, di comprendere le difficoltà che deve quotidianamente affrontare, di restare affascinati dalla sua capacità di muoversi e utilizzare strumenti tecnologici senza l’ausilio della vista e, soprattutto, di apprezzare la sua splendida voce.
E, mercoledì pomeriggio, il risultato del laboratorio è stato ben visibile agli occhi di tutti nello splendido scenario del green di Bormio. Le voci di Pagliettini e Cioni sono state accompagnate dal coro che traduceva le parole delle canzoni nella lingua dei segni, così che potessero essere comprese anche dalle persone sorde presenti tra il pubblico. Si è trattato di un momento senza barriere, denso di significati, che ha commosso l’intera platea: i bimbi, con il loro entusiasmo, guanti bianchi e vestiti di nero, hanno sostenuto con convinzione il diritto di tutti all’arte e hanno dimostrato di voler abbattere il muro di diffidenza che spesso si erige nei confronti della diversità. Pagliettini, con la sua intensa esibizione, ha dimostrato a tutti come le fragilità non debbano rappresentare l’ostacolo al fare.
La giovane voce di Cioni, terzo classificato all’edizione 2016 dello Zecchino d’oro, ha sottolineato ulteriormente l’importanza dei bambini quali vettori di messaggi positivi e di atteggiamenti di apertura verso l’altro. «La biblioteca di Bormio con il laboratorio e il concerto “Canto tra le mani” – hanno sottolineato gli organizzatori - ha provato concretamente la centralità del suo ruolo in ambito sociale. Auspichiamo che a questa prima esperienza possano seguire altre collaborazioni, occasioni formative ed educative per i nostri ragazzi e, al contempo, di riflessione e di crescita per la collettività».
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