Cultura e Spettacoli / Valchiavenna
Martedì 18 Luglio 2017
Campodolcino, torna “Echi delle Alpi”
La fuga degli Zagabri inaugura la rassegna
Da stasera fino a venerdì al Muvis nove “occasioni”, tra documentari e cortometraggi, per altrettanti sguardi sulla montagna di ieri e di oggi
Parte stasera a Campodolcino la nona edizione della rassegna cinematografica “Echi delle Alpi: ambiente e tradizioni”.
Quattro serate, fino a venerdì, al museo Muvis con ingresso libero e inizio alle 21 per raccontare passato e presente della montagna. Nel programma nove titoli, tra cortometraggi e documentari, realizzati negli ultimi anni. Inaugura il mediometraggio “Gli Zagabri” di Chiara Francesca Longo alla presenza dell’autrice, che ha ricostruito degli oltre duecento ebrei fuggiti nel 1941 dalla Jugoslavia (da qui il nome “Zagabri”) occupata dai nazisti e rifugiatisi ad Aprica. Furono ospiti delle famiglie del posto fino all’8 settembre 1943 quando dovettero fuggire e mettersi in salvo in Svizzera. A guerra finita, uno di loro tornò a ringraziare per l’aiuto ricevuto. Il film ripercorre anche le vicende della Resistenza all’Aprica fino alla Liberazione. A seguire il corto “La Catena” di Paolo Vinati sulla vita di uomini e animali in montagna.
“Storia per un teatro vuoto”, proiettato domani, è il primo lavoro cinematografico del fotografo sondriese Cesare Bedognè, con il regista di origine ucraina Aleksandr Balagura. Una trasposizione del libro autobiografico “Oltre l’azzurro” evocando amore, malattia e perdita tra improvvisazioni teatrali e immagini dell’ex sanatorio valtellinese di Prasomaso e l’isola greca di Lesvos. Proiettato e premiato in festival in India, Venezuela e Stati Uniti, è alla sua prima in provincia. Il programma di domani è completato da “L’argonauta” di Andrea Andreotti, che racconta, come se si trattasse di un personaggio mitico e misterioso, la vita di Giuseppe Sebesta, cineasta, viaggiatore e fondatore di musei, tra i quali quello degli usi e costumi della gente trentina a S. Michele all’Adige. Tre lavori presentati giovedì: “Alta scuola” di Michele Trentini, sull’esperienza della Scuola Pejo Viva animata dai genitori dopo la chiusura delle piccole elementari del paese, “Terre di mezzo” di Marco Tessaro sul Parco della Val Grande e “La scelta di Quintino” (2016, 19’) di Gabriele Carletti, ritratto di un novantenne ex partigiano che continua a vivere da solo in un maso, pensa al futuro, alla vita, all’amore e alla politica
Serata finale con “Funne – Le ragazze che sognavano il mare” di Katia Bernardi, la favola delle anziane donne di un circolo in provincia di Trento che non hanno mai visto il mare. Per il ventesimo dell’associazione decidono di coronare il loro sogno e a rendere possibile il traguardo anche il madesimino Alberto Gianera, esperto di social media, che si è occupato del finanziamento del progetto e appare nelle vesti di consigliere e di guida a internet. Per informazioni 0343/50628, www.museoviaspluga.it.
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