Cultura e Spettacoli
Martedì 02 Settembre 2014
Camille Claudel
protagonista
de “L’ultima luna”
Oggi, martedì, il festival si sposta a Carnate
L’arte e il genio, e l’amore e la passione.
Sono numerose le ragioni che possono ricondurre Camille Claudel, sorella di Paul, poeta e drammaturgo, alla figura dell’eroe. Quindi al tema di questa edizione del festival L’ultima luna d’estate, di Teatro Invito in collaborazione con BIS! - Brianza in scena, in pieno svolgimento in 15 Comuni nel Parco Regionale di Montevecchia e Valle del Curone e nel Parco dei Colli Briantei.
Questa volta, oggi, siamo a Carnate, dove alle 21,30 nel parco di Villa Biffi (e in caso di pioggia all’auditorium delle scuole elementari) ScenAperta, in collaborazione con l’Accademia di alto perfezionamento artistico musicale “L. Perosi”, presenta L’Âge mûr nié, dalle lettere di Camille Claudel”, drammaturgia di Maddalena Mazzocut-Mis, regia di Paolo Bignamini con Federica D’Angelo.
A introdurre lo spettacolo, che è stato realizzato con la consulenza di docenti universitari, studiosi, musicologi, per una versione definitiva con musica dal vivo, sarà alle 20,30 Michele Tavola, assessore alla cultura del Comune di Lecco qui in veste di storico dell’arte.
Creatrice di forme, Camille Claudel lavora con le mani e con il cuore, esprimendo una forza che la reclusione nell’ospedale psichiatrico di Ville-Evrard, all’età di quarantotto anni, fa emergere con tutta la potenza distruttrice e alienante. Sì, perché la decisione di non creare più è tanto forte, per chi ha nella testa e nel cuore “del genio”, quanto quella di creare: forse di più.
All’Accademia Colarossi incontra Auguste Rodin, che le chiede di entrare nel suo atelier. È l’inizio di una travagliata storia d’amore, forse la parte più nota della sua esistenza. Perché Camille non crea solo forme, dà le sue forme alle sculture di Rodin (sembra comparire dietro al volto femminile dello splendido e sensuale “Baiser”). Scolpisce L’Âge mûr, incarnazione della sua sofferenza, quando il sentimento per Rodin inizia a trasformarsi in odio, odio infinito, insopportabile, folle. «Delirio di persecuzione basato principalmente su false interpretazioni e false immaginazioni», la sua cartella clinica. Muore sola.
Biglietto 13 euro (10 euro con il tagliando pubblicato su “La Provincia di Lecco” in edicola) , info Teatro Invito - tel. 039 59.71.282 - [email protected].
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