Cultura e Spettacoli / Oggiono e Brianza
Sabato 24 Maggio 2014
Brianza Sounds Better
A Costa il festival giovane
È un tour, ma alla base ha una compilation. È un progetto unitario, ma è frutto di tante voci accomunate da un desiderio che suona come un verbo all’imperativo Cresci, facendoti conoscere sul territorio
È un tour, ma alla base ha una compilation. È un progetto unitario, ma è frutto di tante voci accomunate da un desiderio che suona come un verbo all’imperativo
Cresci, facendoti conoscere sul territorio. È una bella idea, prima di tutto, e si chiama “Brianza Sounds Better”, progetto supportato dallo studio di registrazione Spazio Frequenze di Cantù che, “radunate” le dieci band più seguite di Lecchese, Comasco, Brianza e Milanese, ha messo sul “tavolo” la possibilità di incidere un disco. Che sospingesse le voci emergenti.
Un progetto innovativo
Punto-forte dell’idea anche la collaborazione con i locali che hanno partecipato attivamente, segnando le formazioni che, più di tutte, avevano lasciato il “segno” all’interno delle proprie mura. Il “B Side” del progetto – dopo la compilation – è la ricca serie di date, sparse nei locali brianzoli. Il progetto “Brianza Sounds Better” approda questa sera allo Chalet di Costa Masnaga (via Sant’Ambrogio, nel Parco di Brenno; ore 21.30; ingresso libero; info sulla pagina facebook del locale) dove sono di scena tre band: Simus, Ophelias Nunnery e Anyway You Lose.
Lo Chalet è l’unico locale del Lecchese che partecipa a “Brianza Sounds Better”. E questa sera è pronto a ospitare il proprio “Local Hero”, la band segnalata a Spazio Frequenze, affinché potesse rientrare nella compilation, insieme a ad altre due che mai hanno varcato la soglia del locale di Costa Masnaga.
I Simus, nati nel 2008 con l’obiettivo di occupare uno “spazio” sui generis nel palcoscenico della musica live, intenzionati a rendere protagonista il pubblico nelle vesti di ascoltatore-spettatore, e fondendo la musica ad altre forme espressive, alternano momenti al limite della psichedelia a parti decisamente più “ponderate” ed evocative. Il risultato delle due trame è una tela di canzoni che raccontano, narrano storie con ambientazioni in continua metamorfosi.
Onorare il “Dio metal”
Sotto il nome di The Ophelia’s Nunnery vi è un progetto musicale, nato in Brianza, dall’incontro tra Simone Manzotti (batteria), Matteo Arienti (voce-chitarra), Matteo Zappa (basso-voce) e Dario Azzollini (chitarra). Con l’intento di dare libera espressione, tramite pezzi originali, all’infatuazione per l’indie-rock di stampo britannico. Il quartetto inizia a suonare dal vivo a partire dal 2010: il loro Ep di debutto s’intitola “La distrazione del Passante”.
Completano il “quadro” i lariani Anyway You Lose, progetto strumentale di Dj Vidya (Mother inc.) e di componenti di Cavar, Nemesi, Los Mezzetos. Si definiscono un “gruppo fantasma” perché del fantasma hanno due caratteristiche: compaiono inaspettatamente, e sono visibili sono in quelle non replicabili circostanze. Parafrasando: apparizioni sporadiche ogniqualvolta si voglia «onorare il Dio Metal».
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