Bormio, una mostra per celebrare i duecento anni della strada dello Stelvio

In vista dei suoi “primi” duecento anni, la strada dello Stelvio si mette in mostra. Il 2025 sarà infatti un anno importantissimo per Bormio che si prepara a festeggiare i due secoli della costruzione della strada dello Stelvio da parte dell’ingegnere Carlo Donegani.

Dal 1820 al 1825 Donegani s’imbarcò in una vera e propria una sfida ingegneristica per l’arditezza del tracciato, la pendenza e l’altitudine raggiunta. Il progetto, ai limiti dell’impossibile, fu quello di creare una strada che da Bormio salisse al passo dello Stelvio (2.758 metri di quota) e scendesse nuovamente fino a Spondigna (900 metri) tenendola aperta tutto l’anno, anche nei mesi invernali, sfidando neve e valanghe.

Ci riuscì e, nel 1831, fu istituito un servizio di diligenza da Milano: in 64 ore si raggiungeva Bormio e in 125 Landeck in Tirolo. Trainata da quattro o sei cavalli, la diligenza- tuttora conservata al museo civico di Bormio- poteva trasportare fino a otto persone con i bagagli.

Per raccontare questo e molto altro ancora, iniziando a celebrare una delle strade di montagna più belle al mondo, al museo civico di Bormio è stata allestita la mostra fotografica “Su e giù dallo Stelvio: 200 anni di storia e di storie”. L’esposizione sarà aperta fino al 23 novembre nei pomeriggi di martedì, giovedì e sabato dalle 15.30 alle 18.30. Durante la mostra previste attività didattiche “fai da te” per bambini dai 6 ai 12 anni. Inoltre fino al 31 ottobre, nei medesimi pomeriggi, al museo civico sarà possibile visitare anche la mostra: “L’oratorio di San Michele in Bormio” nell’interpretazione degli alunni delle classi V (anno scolastico 2023 /24) della scuola primaria “Martino Anzi” di Bormio.

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