Bilancio positivo per il Grappolo d’Oro: più di tremila presenze

Oltre tremila presenze in una settimana attirate da eventi tra cultura e sport, nonché eccellenze a chilometro zero del territorio e divertimento, lasciando il ruolo indiscusso da protagonista però al vino valtellinese.

A sipario calato, traccia il bilancio del Grappolo d’oro la presidente della Pro loco Donatella Moretti, che, insieme al Comune, con il sostegno di istituzioni e sponsor privati, ha organizzato l’edizione numero 41 terminata domenica sera: «Stanchi, ma molto soddisfatti, in quanto ancora una volta il pubblico, che ringraziamo, non è mancato e ha apprezzato la nostra proposta» premette dicendo grazie a chi da sabato 21 a domenica 29 settembre per interessi diversi ha fatto tappa nel borgo di Chiuro, teatro della manifestazione che ha come obiettivo quello di dare lustro ai prodotti vitivinicoli della provincia.

«Chiaramente la parte del leone l’ha fatta, come sempre, “Corti aperte”, il tour itinerante di degustazioni che ha inaugurato l’edizione nelle corti del centro storico - prosegue Moretti -. In quella sola serata abbiamo stimato che ci sono stati all’incirca duemila visitatori».

Pure lungo la settimana scorsa però non sono mancate le presenze: «Anche domenica 22 settembre la corsa delle botti ha riempito la piazza e abbiamo potuto constatare che è stata apprezzata la decisione di aprire ai giovani, ai bambini e ai ragazzi, la partecipazione a questo evento». Tant’è: oltre una quarantina si sono iscritti e sfidati. E per essere la prima volta non il numero di partecipanti non è da sottovalutare.

«É andato molto bene anche il convegno a cura dell’Unione del Commercio sui prodotti valtellinesi di qualità a chilometro zero» che ha praticamente riempito l’auditorium Valtellinesi nel mondo. Così come la presentazione del nuovo volume scritto dall’agronomo Nello Bongiolatti dal titolo “Valtellina, culla della Chiavennasca e del vino”. Pubblico più di nicchia, ma comunque attento e presente, quello attirato dagli eventi di carattere culturale: dal concerto d’archi dell’orchestra cameristica lombarda che ha proposto le Quattro stagioni di Vivaldi alla serata di suoni e parole dal titolo Di vino pensiero a cura della biblioteca comunale, per culminare nell’ultima serata con il teatro. «Circa un centinaio gli spettatori per Dirupata poesia, lo spettacolo teatrale ispirato alla vita e alle opere della poetessa Alda Merini interpretato magistralmente da Gigliola Amonini e da Consuelo Orsingher» conclude Moretti, rimarcando come «fondamentale sia l’impegno dei tanti volontari della Pro loco, senza i quali nulla di tutto ciò sarebbe stato possibile: a loro il mio sentito grazie».

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