In una sala stracolma è andato in scena venerdì sera al Teatro Sociale di Como “Lo Schiaccianoci”, l’immortale balletto su musica di Ciaikovskij . Partitura celebre, anche per il bellissimo utilizzo che ne fece Walt Disney in un episodio del film “Fantasia”, la favola del magico schiaccianoci , tratta da un racconto di Hoffmann, ha ispirato numerosi coreografi: dalla prima , originaria idea di Petipa-Ivanov del 1982 a quella , “psicanalitica”, di Rudolf Nureyev vista più volte al Teatro alla Scala.
A Como ha debuttato quella, fiabesca e coloratissima, che Fredy Franzutti creò per il suo Balletto del Sud. Diciotto danzatori sono impegnati a rivestire innumerevoli ruoli, da quelli protagonistici di Clara ( Vittoria Pellegrino) e del Principe-Schiaccianoci ( Alessandro De Celia) a quelli, comunque fondamentali, del misterioso Drosselmeyer (Francesco Cafforio) e della madre di Clara (Federica Resta).
E poi bambole di ogni paese e nazionalità, topi feroci, danzanti fiocchi di neve... tutto l’universo favoloso e un poco allucinato che trasuda dai racconti di Hoffmann. Quasi scontato che il pubblico ne sia rimasto affascinato e abbia applaudito convinto.
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