Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Sabato 10 Maggio 2014
Amici-Cid, per il gran finale
tutto Mozart ai Bagni Nuovi
La prima stagione congiunta si chiude al Grand Hotel di Valdidentro
Di scena la Sinfonica Abruzzese diretta dal Maestro De Lorenzo
Gran finale domani per l’ultimo appuntamento della prima Stagione di Concerti nata dalla collaborazione fra Amici della Musica e Circolo Musicale di Sondrio.
Il concerto pomeridiano (ore 17) al Salone delle feste del Grand-Hotel Bagni Nuovi in Valdidentro vedrà sul palco l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il violinista solista Ettore Pellegrino e il Maestro Giancarlo De Lorenzo che presenteranno un programma interamente dedicato al genio salisburghese Wolfgang Amadeus Mozart con l’esecuzione della Sinfonia K. 16, del Concerto per Violino e Orchestra K. 216 e della Serenata Haffner K. 250.
La sinfonia composta a 7 anni
L’enfant prodige Mozart compone la sua prima sinfonia all’età di soli sette anni. Tre tempi (Allegro molto, Andante e Presto) nei quali traspare la spensieratezza tipica della sua età, nonostante il suo essere genio lo avesse portato presto a crescere.
Il 1775 (Mozart aveva ventuno anni) è invece l’anno dei concerti per violino e orchestra. Cinque in tutto. Domani il solista Ettore Pellegrino eseguirà il n. 3 in sol maggiore: il primo tempo Allegro, l’Adagio di ampio respiro melodico e lo spigliato Allegro finale.
Pellegrino dal 2000 è spalla stabile presso l’Orchestra Sinfonica Abruzzese e collabora, sempre con il ruolo di prima parte, con l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e con l’omonima Orchestra Filarmonica. Nel suo curriculum figurano importanti esibizioni in qualità di solista e in collaborazione con importanti orchestre. Dal marzo 2010 è membro ufficiale del prestigioso complesso da camera “I Musici”. Suona un violino Goffredo Cappa del 1675, proprietà della Fondazione Pro Canale onlus di Milano.
La Serenata “Haffner”
La sola Orchestra tornerà sul palco per il gran finale con l’esecuzione della brillante Serenata n. 7 in re maggiore per orchestra K. 250 anche conosciuta come Serenata “Haffner” perché composta per le nozze della figlia del borgomastro di Salisburgo, Sigmund Haffner, ricco commerciante. Otto tempi fra i quali dominano ovviamente i movimenti a ritmo di danza.
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