Dal fango cresce l'erba. E l'erba avrà il colore verde della nostra Padania. Perché non basta l'ennesimo attacco di stato alla Lega Nord per bloccare il processo federalista ed indipendentista in atto in questo paese da vent'anni. Non bastano dei giudici politicizzati capaci di roboanti indagini mediatiche che poi finiscono nel nulla (vero signor Woodcock da Potenza) per frenare la voglia di libertà del nord.
Si sapeva che il potere centrale ormai al collasso avrebbe fatto di tutto per impedire il vento della rivoluzione federalista. Come è altrettanto chiaro che la magistratura sta cercando di eliminare dalla scena politica il movimento più longevo e "pericoloso" dopo aver impedito al centro destra di governare. Prima le vergognose accuse a Boni (un milione di euro al partito!, sic) ora le altrettanto infamanti illazioni su Bossi e suoi familiari. Un uomo che ha fatto della politica una ragion di vita. Un grande condottiero, onesto e virtuoso, a cui desidero esprimere tutta la mia vicinanza.
E con essa cresce in me la voglia di lottare, di impegnarmi per proseguire il lavoro iniziato dai grandi padri del federalismo e che ha trovato nel senatore una figura straordinaria. Verrebbe voglia di andare in Svizzera (e la petizione ne è la prova), ma prima bisogna fare la Padania e con essa rifare l'Italia. Per arrivare alla fine, all'indipendenza di un popolo e del suo territorio, servono ideali saldi, grande unità e tanta onestà politica e morale.
Le indagini termineranno, i giudici avranno perso tempo e speso soldi pubblici senza che a costoro nessuno chiederà conto. Passerà anche il signor Monti, gran venditore di fumo e di tasse. La Lega invece ci sarà ancora e sarà più forte che mai. Cordiali saluti.
Giovanni Bianchi
Una difesa d'ufficio la sua, caro lettore, che va trasparire, anche qualcosa in più, un cuore tutto verde padano. Ma dentro e fuori la Lega Nord, in queste ore, sta accadendo di tutto, quindi ancora una volta sarà il tempo a dire le sue conclusioni saranno certezze o meno.
Edoardo Ceriani
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