In occasione di una manifestazione del Movimento dei forconi in Sicilia un gruppo di studenti unitisi alla protesta contro il Governo ha bruciato un tricolore.
Mi chiedo ovviamente cosa sarebbe successo se analoga espressione di amor patrio fosse accaduta a Varese o Treviso. Tutti i media sarebbero insorti ed avrebbero esecrato l'oltraggio alla Nazione ed alla bandiera in nome del "comun sentire" italico, protetto dal codice Rocco, invocando esemplare punizione.
Il compagno Napolitano avrebbe subito farfugliato tutta la sua indignazione con ennesima sbrodolata patriottarda sull'Italia una ed indivisibile.
Nulla di tutto ciò è avvenuto, in Sicilia (non nella secessionista, razzista, egoista Padania) la bandiera italiana si può bruciare.
Maurizio Sole
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Caro signor Sole, si comincia proponendo un uso... alternativo della bandiera e non si sa dove si finisce.
Le riporto questa Agenzia Ansa di ieri. «Uno striscione tricolore è stato esposto dal Partito socialista italiano durante il corteo della Lega che si sta svolgendo questa mattina a Milano. Lo striscione, lungo una trentina di metri, è stato esposto prima fuori dalla Galleria Vittorio Emanuele a lato del Duomo e in direzione del Corso e poi in piazza della Scala. L'ex parlamentare socialista, ora consigliere comunale milanese, Roberto Biscardini, ha spiegato che "la Digos, dopo alcuni momenti di tensione con militanti della Lega che volevano sfondare il cordone di sicurezza, ha chiesto di togliere lo striscione e così abbiamo fatto"».
A Sud bruciano il Tricolore, a Nord la polizia è costretta a farlo nascondere - far nascondere quella che, piaccia o meno, è la bandiera italiana - per evitare di alzare la tensione in piazza. Non so a lei, ma a me pare uno strano Paese. Speriamo bene.
Vittorio Colombo
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