malgrado il titolo di giovedì 26/7 a nove colonne: “Retata in centro… ” così inutilmente urlato da far sembrare fosse partita a Lecco la caccia al nemico pubblico numero uno, erano invece solo persone senza fissa dimora, la situazione va senz'altro affrontata.
Tutt'altro però da come sembra stia facendo l'Amministrazione e la Polizia locale. In termini di riduzione del danno, non di ordine pubblico. Il loro scopo ultimo, l'hanno pure dichiarato (!!), è offensivo. Allontanarli dal centro. “Certe cose, se le vogliono fare, non devono farle certamente in centro” parole del Comandante Morizio, sempre lui. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore, verrebbe da dire. Cioè non risolvere una situazione, una criticità, ma spostarla.
Invece l'obiettivo non può essere che, appunto, la riduzione del danno. E allora perché non adoperarsi, finalmente, per aprire per loro e per tutti, dei servizi igienici (come per altro deliberato dal consiglio comunale già oltre un anno fa) e tenerli puliti. Nonché un servizio doccia, come c'era un tempo al Diurno in stazione?
Il cibo e i vestiti sono presumibilmente già coperti dai mai ringraziati a sufficienza Mensa e Guardaroba di San Nicolò… Perché poi, tramite l'anagrafe comunale, non creare una residenza, un domicilio fittizio ma concreto a tutti gli effetti, un "indirizzo anagrafico convenzionale - a Roma si chiama via Modesta Valenti - per le persone senza fissa dimora in modo da potergli affiancare servizi di assistenza e sociali e godere dei diritti civili? Potrebbe essere via dell'Isola, al dormitorio pubblico, anche se già tutto esaurito, o reinstallare le casette in cima a via San Nicolò come si fa per il solo Natale. Tutto questo forse servirà per un solo piccolo pezzettino ma è più dignitoso che avere come scopo ultimo quello di cacciarli dal centro. Dalla vista del salotto buono. Non lo si fa nemmeno per le auto, del resto.
Paolo Trezzi
Nessun "nemico publico", caro Trezzi. Solo il racconto di un disagio. Di chi vive per strada e di chi passa loro accanto. Ma ha ragione, il problema va risolto e non spostato.
Vittorio Colombo
[email protected]
© RIPRODUZIONE RISERVATA