Non è la prima volta, e non sarà nemmeno l'ultima. Anche a Ballabio la Lega Nord si fa riconoscere con l'ennesima strumentalizzazione triste e grave ai danni, in questo caso, di Vittorio Arrigoni, pacifista e giornalista free lance lecchese, ucciso il 15 aprile in Palestina.
Tolleranza, rispetto delle differenze, interculturalità, autodeterminazione dei popoli (quelli veri, non la Padania per intenderci!!) erano i principi cardine del pensiero di Vittorio. E' per questo motivo che ci ha molto infastidito la provocazione della lista leghista "Ballabio Nostra" di intitolare nel paese una via o un edificio ad una persona portatrice di valori totalmente inconciliabili con le pratiche xenofobe, intolleranti e discriminatorie dell'organizzazione politica a cui fa riferimento.
E' stato semplice rilevare la strumentalizzazione della vicenda, bastava leggere la mozione presentata per notare un ennesimo tentativo di riproporre una campagna anti-islamica, nel richiamo al "fanatismo religioso" che ha ucciso Vittorio.
E' per questo motivo che i Giovani Comunisti si sono presentati in Consiglio Comunale a Ballabio, con lo scopo di denunciare il triste uso della Lega Nord ai danni di Vittorio.
Alessandro Marcucci
Giovani Comunisti Lecco
Mi scuserà ma non condivido. Nessuna forza politica, neppure la vostra, può pensare di avere l'esclusiva del ricordo. Sostiene, nel suo documento, che i valori di Vik erano quelli della «tolleranza e del rispetto delle differenze». Vero ma è esattamente il contrario di quello che scrivete voi.
Ci sono momenti in cui le differenze non contano: i funerali di Vik, per esempio, furono uno di questi con tanti sindaci (pure della Lega) presenti. Non sta a me giudicare l'opportunità della mozione della Lega ma, se fosse vero quanto scrivete, vi siete messi allo stesso livello. Non penso di averla convinta - e neppure era mia intenzione farlo - ma questa vicenda, ai miei occhi, lascia soltanto un velo di tristezza.
Ernesto Galigani
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