Cara provincia
Mercoledì 07 Gennaio 2009
La busta paga, il carovita e i commercianti
L’unico modo per favorire un rialzo dei consumi è abbassare i prezzi
Cara Provincia,
sono un modesto operaio e il mio salario ammonta a circa mille euro mensili. Anche se a qualcuno possono sembrare tanti soldini, devo dire che anche il sottoscritto fa fatica a vivere. Non posso realizzare i miei desideri, come fare un viaggio (sono oramai 11 anni che non vado al mare o in montagna). Però quando vado a fare la spesa, vedo rincari spaventosi persino nei generi di prima necessità. Certo, con le dovute eccezioni. Comunque è storia nota che i commercianti conservano il loro potere d’acquisto aumentando i loro prezzi e si giustificano dicendo che Tizio, Caio e Sempronio hanno aumentato i loro costi e quindi anche loro si debbono adeguare. Già, ma gli operai come fanno ad adeguarsi ai prezzi in aumento vertiginoso? Mica decidono loro il loro potere d’acquisto. Se poi tutto va in malora, se le merci non durevoli deperiscono, se vi è crisi di fiducia tra i ceti sociali, non mi stupisco più di tanto. Infatti potrei dire che i commercanti subiscono l’effetto a catena di una moltiplicazione di rincari, ma almeno possono difendersi (per un po’ di tempo). Gli operai e gli impiegati che possono fare? Tra pagare tasse, bollette e spese alimentari, non possono certo sobbarcarsi costi aggiuntivi. Poi gli operai spesso sono costretti lavori usuranti, quindi non possono fare molto di più. Cari commercianti, impegnatevi a fare prezzi più bassi ed in cambio otterrete clienti affezionati e fedeli.
Giuseppe Gervasi
A difesa dei commercianti si può dire che la loro attività prevede un fattore di rischio ad alcune altre sconosciuto: non sanno mai quanto riusciranno a vendere di ciò che acquistano. E se gli resta sul gobbo, è una perdita secca. Né gli si può chiedere di svendere, perché anche questa è una perdita secca. A colpa dei commercianti (anche dei commercianti) va addebitato il gioco al rialzo dell’euro sulla lira, quando l’euro anni orsono diventò la nostra moneta. Il governo ben si guardò dal controllare la dinamica (e cioè il gonfiamento) dei prezzi, e consentì l’ingrasso di molti causando il dimagrimento di moltissimi. Un po’ di razionalità indurrebbe oggi alla constatazione che l’unico modo per favorire un rialzo dei consumi è un abbassamento di quanto ci costa consumare. Ma la razionalità non appartiene alla tradizione d’un Paese che l’ha sempre considerata un vizio più che una virtù.
Max Lodi
© RIPRODUZIONE RISERVATA