Assieme ad altri 1118 cittadini di Lecco, ho firmato la petizione per chiedere alla nostra amministrazione comunale di istituire il registro per il testamento biologico e ho partecipato al consiglio comunale di Lecco del 12 settembre.
C'è un enorme vuoto legislativo su questa importante materia, ma sono convinto che la "politica" ha tra i suoi compiti quello di scegliere, di decidere e invece ho avvertito l'impressione, tranne alcune lodevoli eccezioni del tutto trasversali agli schieramenti, di una classe politica che si nasconde dietro ai pareri dei dirigenti, alle sentenze di questo o quel giudice, alle circolari di qualche burocrate con il preciso di scopo di sfuggire alle proprie responsabilità.
Ho ascoltato con stupore consiglieri che, dopo aver firmato la petizione, hanno ribadito di condividerla tranne poi dichiarare il voto contrario, altri dichiarare di non avere ancora maturato un'idea sulla materia, altri ancora dichiarare che non si può perdere tempo con queste discussioni.
Il consiglio non era chiamato, ovviamente, a legiferare ma molto più semplicemente a ribadire il diritto alla libertà. Ringrazio i 7 consiglieri comunali che hanno avuto il coraggio di sostenere con coerenza questa richiesta e provo a fare loro questa richiesta: potrebbero chiedere di concedere a Beppino Englaro la benemerenza cittadina.
Alberto Anghileri
Lecco
La stimo troppo per nascondermi dietro a frasi di circostanza. Il consiglio non era chiamato a legiferare e, proprio per questo, ai miei occhi è stato un errore chiedergli di esprimersi su un tema trasversale per sua natura. Il risultato è proprio la sensazione di una indifferenza di fondo che, invece, credo che non ci sia. Altre forme di discussione (un consiglio aperto, per esempio) forse sarebbero state più produttive. Cancellando anche l'impressione, per guardarla dall'altra parte, che un tema tanto nobile sia stato usato da qualche savonarola nostrano per un altro po' di pubblicità gratuita.
Ernesto Galigani
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